Qualche giorno fa, nel corso del confronto finale con i candidati in onda su Telemia, il neo sindaco di Siderno Pietro Fuda, mi invitò a non fare polemiche perché, sommessamente, gli dissi pubblicamente che l’intera compagine amministrativa di centro-sinistra che lo supportava in questa tornata elettorale  fosse da considerarsi come “raccogliticcia”. In campagna elettorale, l’intera  coalizione di centro-sinistra non ha mancato di accusare, durante i suoi comizi, i professionisti politici del centro-destra cittadino ritenendoli come gli artefici principali del declino attuale di Siderno , salvo però poi ospitare alcuni di loro, direttamente o indirettamente, in alcune delle loro liste. Diciamola tutta: di sicuro la buona fede non è mancata ai candidati transfughi ma è giusto sottolineare giornalisticamente l’anomalia dei flussi elettorali che si è registrata nell’ultima competizione elettorale sidernese. La schiacciante e già annunciata vittoria di Pietro Fuda ha trovato una fondamentale sponda nel “generale disinteresse” dei grandi elettori del centro-destra. In particolare, si è registrata l’uscita di scena dei “pezzi da 90” di quei personaggi autorevoli che, negli ultimi 15 anni, in qualche misura, hanno contribuito a determinare ed a tracciare (positivamente o negativamente non tocca a me dirlo) le sorti politiche della  città. Gli stessi, almeno per questo giro, hanno preferito appoggiare i loro candidati (spesso parenti) che si sono presentati in varie liste e che hanno portato poi alla nascita del più classico governo di “salute comunale” con ben 14 seggi assegnati alla maggioranza e solamente 2 alla minoranza. Scorrendo l’elenco troviamo molti nominativi di candidati che da destra si sono spostati a sinistra oppure verosimilmente si saranno  fatti appoggiare da parenti dal passato illustre nel centro-destra. Ma andiamo con ordine:

lista n.1: Siderno Libera: qui troviamo Carmelo Tripodi, ex candidato a Siderno nelle liste dell’Udc di Enzo Brullo e Mimmo Catalano ed in passato anche ex vicepresidente degli arbitri calabresi ai tempi di Filippo Capellupo, uomo da sempre vicino a Mario Tassone. Carmelo Tripodi ha ottenuto 96 voti di preferenza.

lista n.2: Fattore Comune: In questa lista si è candidato il collega giornalista Ercole Macrì che ha ottenuto ben 290 preferenze. Il neo consigliere comunale, con ogni probabilità, ha pescato il suo consenso elettorale nello stesso serbatoio di voti che alle precedenti elezioni portarono il cugino Angelo Macrì ad ottenere 138 voti e ad essere eletto consigliere comunale di centro-destra nella lista “Siderno-Tempi Nuovi “ che all’epoca, lo ricordiamo, appoggiava il sindaco Riccardo Ritorto.

lista n.3: Centro Democratico. Qui alcuni giovani candidati sono stati appoggiati da alcuni ex assessori o consiglieri comunali di centro-destra del passato. E’ il caso, ad esempio, di Andrea Barranca che ha raccolto 231 preferenze e che è il fratello di Giuseppe Barranca che nel 2011 si candidò nella lista “Siderno Tempi Nuovi” a supporto di Riccardo Ritorto. Il caso più eclatante è quello della candidata Maria Elvira Brancati, moglie dell’ex capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Mommo Monteleone, la quale ha ottenuto 207 voti di preferenza senza però riuscire a farsi eleggere. Salvatore Catalano, da sempre vicino alla destra ed famiglia dei Falletti nonché scopellitiano doc e già candidato in passato nelle liste di centro-destra, ha ottenuto 44 voti. Il neo consigliere Vincenzo De Leo, è un neofita della politica locale e si dice sia stato sostenuto anche dall’ex vicesindaco del Nuovo PSI nella prima Giunta Figliomeni, Antonio Condino. Lo stesso De Leo ha ottenuto un grandissimo  successo personale con la raccolta di ben 352 preferenze. Ma anche il segretario del Cd locale, Luigi Fraietta (che per la cronaca ha ottenuto 104 voti) alle elezioni del 2011 aveva avuto il fratello Giampiero candidato nella lista “Siderno- Tempi Nuovi” sempre a supporto di Riccardo Ritorto. Siamo ora a Maria Cecilia Gerace ( detta Bianca) che è la sorella di Giovanni Gerace che, lo ricordiamo, senza candidarsi , venne nominato come assessore esterno in quota Udc, nella seconda giunta Figliomeni con delega all’ urbanistica. La Gerace ha ottenuto 365 voti di preferenza. Siamo a Gianluca Leonardo che è nipote di Antonio Belcastro, ex vice presidente del consiglio comunale di Siderno e politico da sempre vicino a Forza Italia e al Popolo delle Libertà. Gianluca Leonardo ha portato in dotazione al neo sindaco Fuda 397 voti . Caterina Origlia, indicata al Cd dal gruppo dei Repubblicani di Marcello Attisano, è stata candidata con il centro-destra nel 2011 all’interno della lista “Per Siderno-io ci sto” a supporto del candidato a Sindaco di centro-destra Riccardo Ritorto e componente dello sportello comunale anti-stalking contro la violenza sulle donne. La Origlia ha ottenuto 107 voti.

Lista n.4 Partito democratico: Salvatore Pellegrino è stato candidato nel 2011 con la lista “Crediamoci Insieme” a supporto di Riccardo Ritorto ed ora lo abbiamo ritrovato candidato nella liste del Pd portando in dotazione circa 265 preferenze, primo dei non eletti.

“Se questa non è confusione, caro Sindaco, dimmelo tu cos’è ?”

Antonio Tassone

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