Avrebbero dato vita a un sistema per gestire il settore degli appalti pubblici: così l’ex consigliere regionale Nicola Adamo e il governatore Mario Oliverio, sono stati raggiunti da un nuovo avviso di garanzia e questa volta l’accusa è di associazione a delinquere.

Per la Procura di Catanzaro entrambi sarebbero a capo di una sorta di “cupola” che, costituita da politicitecnici e imprenditori, avrebbe dettato le regole degli appalti.

Adamo, addirittura, è sospettato di aver piazzato uomini a lui fedeli nei settori chiave dell’amministrazione. Tra i coinvolti, in tutto venti persone, figura anche la parlamentare Enza Bruno Bossio.

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri e le indagini si sono prevalentemente concentrate su due opere pubbliche in via di definizione

Parliamo della metro leggera di CosenzaRende e del nuovo ospedale del capoluogo bruzio: gli inquirenti sospettano che per entrami i casi siano state messe in atto delle turbative d’asta, delle frodi nelle pubbliche forniture ed episodi di corruzione.

Secondo questa ipotesi sarebbe dunque coinvolto anche il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che se in un primo tempo si è mostrato sfavorevole al progetto della metroavrebbe poi ceduto per ottenere i fondi per costruire il Museo di Alarico. Struttura che sarebbe stata oggetto di indagini a parte in cui sarebbe emersa l’ipotesi di una gara d’appalto illegittima.

Il primo cittadino cosentino risulta anche parte offesa, almeno nella parte che riguarda la fine anticipata del suo mandato, nel febbraio del 2016, a seguito delle dimissioni di numerosi consiglieri comunali.

Tra questi, finiti nel faldone degli inquirenti, c’è anche Luca Morrone, figlio del consigliere regionale Ennio Morrone. Secondo l’accusa, il duo Adamo-Oliverio in cambio delle dimissioni avrebbe promesso a Luca un posto da vicesindaco nella giunta post Occhiuto. Se ciò non fosse stato possibile, per Morrone si sarebbero aperti gli scranni della Regione.

Tra gli indagati esponenti politici di primo piano della politica regionale

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