Fra non molto, si accenderanno le luci sulle serate finale della  ventinovessima edizione del  Pericle D’Oro.  che si svolgerà il 25 Luglio 2015, nella splendida piazzetta di Camillo Costanzo a Bovalino Reggio Calabria. Nell’ambito  premio, Verrà per il secondo anno consegnato il “Premio Pasquino Crupi Per la letteratura”  ci  sarà solo  un  premiato    Che   verrà consegnata la  statuetta di Pericle, La soddisfazione  del fondatore del premio il maestro Domenico Savica. E’ con gioia immensa, dopo una grande selezione accurata e rigoroso, come sempre, che la commissione ha già avuto il compito di selezionare per ricordare  Pasquinno Crupi, e la sua meridionalità, il premiato  va al Giudice Avv. Corrado Calabrò  Giurista, scrittore  è  poeta fin da adolescente, questo e il personaggio, che ci farà compagnia, nella serata del premio, nel ricordare  Pasquino Crupi  “Il Provessore” denominata dal fondatore Domenico Savica.

Corrado Calabrò Reggio Calabria. Giurista, Scrittore  “ma poeta fin da adolescente”. È stato presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (2005-2012). Tra i molti richiami, quello nel gennaio 2008 contro i processi nei salotti tv. «Quando il ministro Maurizio Gasparri ne annuncia la nomina lo qualifica subito come “un grande giurista”. E “di grandissima qualità”. Grandissima, di Corrado Calabrò, è sicuramente la funambolica capacità di essere magistrato amministrativo, grand commis dello Stato, collaboratore fidato di importanti uomini politici a cominciare da Aldo Moro di cui fu per cinque anni, erano gli anni Sessanta, capo della segreteria tecnica e giuridica. Poi ci furono Paolo Emilio Taviani, Vittorino Colombo, Giovanni Marcora, Filippo Maria Pandolfi, Riccardo Misasi, Giovanni Galloni. Tutti targati Dc. Ma a compensare pure Antonio Maccanico e Giancarlo Pagliarini. E fin qui nessuna meraviglia visto che l’uomo è laureato in Legge (con 110 e lode ci tiene a mettere in risalto la biografia ufficiale), è entrato a far parte del Consiglio di Stato e lì ha svolto gran parte della sua carriera di toga amministrativa a mezzo servizio con la politica prima di approdare, nel 2001, alla presidenza del Tar del Lazio. Ma a fermarsi qui di Calabrò non si direbbe un bel nulla. “Mi spiace lasciare il Tar perché dopo l’astrofisica e la poesia è l’attività più appassionante che io conosca” diceva subito dopo la notizia della nomina all’Authority delle comunicazioni. E ci teneva a ricordare subito che lui è sì magistrato (tra gli amici più cari del famoso giudice Corrado Carnevale), ma anche poeta» (Liana Milella). Dal 1960 un’intensa attività letteraria come poeta. Le sue opere sono state tradotte in più di quindici lingue tra le quali: spagnolo, francese, inglese, ungherese, svedese, russo, greco, polacco. Letture delle sue poesie sono state raccolte in cd-rom con le voci, tra gli altri, di: Giancarlo Giannini, Riccardo Cucciolla, Paola Pitagora. Alcuni suoi testi sono stati rappresentati a teatro, in Italia e all’estero.Un solo romanzo, Ricorda di dimenticarla – il più letto in Italia nel 1999 – che ha ispirato il film Il mercante di pietre (Renzo Martinelli, 2007) con Harvey Keitel. Ultima pubblicazione: Mi manca il mare (Genesi 2013).• Vive a Roma. Una figlia, Maria Teresa.Giorgio Dell’Arti Catalogo dei viventi 2015 (in preparazione)scheda aggiornata al 22 dicembre 2014 da Daniela Doremi.

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