“Mi sconcerta che la Lanzetta, una donna passata da Sindaco minacciato a Ministro, con piena soddisfazione di tante donne del Pd, non solo calabrese, possa oggi usare toni sbrigativi e di grave delegittimazione verso la Presidente Bindi e l’attività della Commissione antimafia. Mi sfugge quale possa essere l’obiettivo di un ex ministro che definisce passerelle le presenze della Commissione sul territorio”. Lo scrive in una nota la senatrice del PD, Doris Lo Moro. “Mi sono trovata più volte – prosegue – ad offrire sostegno alla Lanzetta che ho conosciuto in occasione delle sue prime dimissioni da Sindaco di Monasterace. Continuo a pensare che le Sindache calabresi abbiano rappresentato e rappresentano un’opportunità e una speranza per questa nostra regione che ha tanto bisogno di concretezza e di coraggio. Ma in un momento di grave difficoltà per la Calabria, in cui ci si interroga sul destino della consiliatura all’indomani dell’ennesima vicenda giudiziaria, a cui è estraneo il Presidente Oliverio, la cosa più saggia sarebbe lavorare sull’unità delle forze sane e contribuire a ridare autorevolezza e credibilità alle Istituzioni che vanno preservate e non indebolite”. “Alla Lanzetta che si sente vincente per quanto accaduto – conclude Doris Lo Moro – voglio fare sapere che, io che sono estranea alle vicende della Giunta regionale, invece mi sento, come gran parte dei cittadini calabresi, sconfitta anche se mai rassegnata”.

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