Potrebbero aprirsi nuovi scenari al processo d’appello bis per l’omicidio di Salvatore Cordì detto “U Cinesi”. Nel corso dell’udienza di ieri, infatti, è stata chiesta l’audizione del collaboratore di giustizia Domenico Agresta, alias “Micu Mc Donald’s”. Un colpo di scena che potrebbe spalancare nuove porte sull’assassinio avvenuto a Siderno il 31 maggio del 2005. Chiamato “Mc Donald’s” probabilmente per la sua stazza, il giovane pentito risulta nato a Locri e residente nel torinese. Da quanto trapelato, il 28enne si sarebbe affacciato al mondo della malavita circa otto anni fa, quando allora 20enne avrebbe fatto fuori con spietata freddezza Giuseppe Trapasso 23 anni di San Binigno. Lo avrebbe prima attirato con una trappola e poi lo avrebbe ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Poco dopo, mentre il corpo del Trapasso bruciava insieme alla sua auto per cancellare ogni prova, Domenico Agresta si sarebbe recato in una nota discoteca della zona per ballare e bere champagne. Tornando all’omicidio Cordì, alla richiesta di ascoltare “Mc Donald’s” si è opposto l’avvocato difensore dell’unico imputato Michele Curciarello. Inizialmente la Procura aveva inquadrato l’omicidio di “U Cinesi” nell’ambito della faida di Locri attiva tra le famiglie Cataldo e Cordì.
La Corte d’Assise d’Appello ha rinviato il processo al prossimo 19 giugno.

ALESSANDRA BEVILACQUA – telemia