Rincari quotidiani e progressiva riduzione delle possibilità di viaggio. Il rientro in Calabria per le feste natalizie anche quest’anno si trasforma in una lotta contro il tempo e contro gli aumenti vertiginosi dei prezzi di collegamento. Un fenomeno ormai strutturale, da anni al centro del dibattito pubblico e che riguarda tutto il Sud e coinvolge centinaia di migliaia di viaggiatori che per motivi di lavoro e studio risiedono lontano dalle proprie radici. E per chi non ha avuto la possibilità di prenotare con largo anticipo, la scelta del ritorno ha un prezzo altissimo soprattutto se si tratta di nuclei familiari il cui viaggio di sola andata può arrivare a costare anche mille euro. Simulando sulle principali piattaforme di prenotazione, un volo di sola andata da Milano a Lamezia nella data di sabato 20 dicembre, ad esempio, si scopre che la tratta più economica (ovvero 92 euro a persona) con partenza da Bergamo-Orio al Serio prevede uno scalo a Cracovia per un tempo di percorrenza di oltre 8 ore. Costa più del doppio la soluzione immediatamente più conveniente e con volo diretto, ovvero 201 euro, sempre con decollo da Bergamo. Le cifre progressivamente aumentano per altri voli fino a raggiungere quasi 350 euro.
Ed identica situazione per le partenze aeree da Roma, l’opzione più economica è quella che addirittura prevede due scali – sempre nella data del 20 dicembre – a Malta e Cracovia e poi, finalmente, Lamezia. Il tutto in 17 ore. Il volo diretto meno costoso supera i 180 euro a persona. Cifre più sostenibili ma comunque maggiorate per le tratte in treno, con un costo medio – sempre per una persona e sempre con un biglietto di sola andata – di 70/80 euro da Roma e oltre i 140 euro da Milano. E non va meglio per le altre destinazioni della Calabria e di tutto il Sud. I treni registrano un incremento dei prezzi, con collegamenti di Alta Velocità al costo di 199 euro per un Torino–Reggio Calabria, 185 per un Milano–Reggio Calabria, 153 per un Milano–Lecce. A ciò si aggiunge il rincaro dei carburanti, che rende oneroso anche il viaggio in auto per chi sceglie il rientro su gomma. Il Codacons denuncia rincari fino al 900% per voli natalizi e ha inviato segnalazioni all’Antitrust, al Ministero dei Trasporti e all’Enac.
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