Una grande opportunità ci viene data in oratorio quest’anno in cui celebreremo il “Giubileo della Misericordia”: accompagnare i ragazzi in un percorso di piena fiducia nei confronti del Signore Gesù, di adesione al suo desiderio di istruirci, di guidarci e di indicarci la strada che da sempre è stata pensata per la felicità di ciascuno di noi. Sarà Gesù il primo «educatore», parlerà al cuore dei più giovani con la verità che proviene dalla sua stessa vita e ci dimostrerà, ancora una volta, tutto il suo amore. Il suo pensiero, il «pensiero di Cristo», è per noi la bussola che orienta il cammino, è lo sguardo che dà senso a tutta l’esistenza e che ci fa essere autenticamente noi stessi. Avere il suo «pensiero» significa avere anche i suoi stessi sentimenti, è sforzarsi ogni giorno di donare, perdonare, mettersi al servizio, vivere pienamente la gioia della comunione, disposti anche al sacrificio, pur di amare senza misura.
Non è una pretesa quella di indicare ai ragazzi a noi affidati la strada dell’imitazione di Gesù. Per questo nell’anno oratoriano 2015-2016 useremo lo slogan «Come Gesù». Si può davvero vivere, amare, desiderare, perdonare, servire «come Gesù» perché è lui stesso a darci questa possibilità. La sua grazia, quella che parte dalla sua scelta di amarci per primo, colma ogni distanza fra lui e noi. È così che possiamo chiedere ai ragazzi di seguirlo, lasciandosi entusiasmare e stupire dal suo messaggio e dalle azioni che ancora compie nella comunità dei credenti. È questo lo stile, l’impegno e la responsabilità di chi decide di lasciarsi educare per essere «Come Gesù».

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