Giorgio Imperitura presidente dell’assemblea dei Sindaci della Locride questa mattina in diretta ai microfoni di Telemia, nel corso del programma Domenica in piazza da Marrone, conferma le sue dimissioni ma dice :”ogni qual volta riunisco l’assemblea manca il numero legale e non si può procedere all’elezione del nuovo presidente” e aggiunge su domanda precisa dei nostri giornalisti Antonio Tassone e Pino Carella “evidentemente non c’è l’accordo sul mio successore, non mi si possono attribuire responsabilità”. Ha ragione Imperitura, in effetti nelle ultime sedute dell’assemblea è sempre mancato il numero legale. A questo punto viene da chiedersi chi ha posto veti? E su chi? I nomi sono noti e noi preferiamo non farli, certamente la linea di indirizzo dei sindaci Locridei converge su tre o piu gruppi opposti o alleati tra loro. Da una parte l’asse Locri-Siderno “Amicizia stretta” tra Calabrese e Fuda che comunque non aggrega altri primi cittadini anche se i due sindaci rappresentano gran parte della popolazione locridea, dall’altra i Sindaci della locride sud capitanati dal sindaco di Plati Sergi e da quello di Sant’Agata del Bianco  Stranieri che proprio in settimana si sono riuniti in assemblea creando un’aggregazione parallela a quella esistente. Poi i sindaci della vallata del  Torbido che apparentemente uniti convergerebbero su un nome, Imperitura permettendo. E poi in ordine sparso i Sindaci vicini al PD che avrebbero per ora identificato un candidato che però non raccoglierebbe grandi consensi. Insomma una paralisi che starebbe permettendo ad Imperitura di rimanere al suo posto.

Giuseppe Mazzaferro