Ancora un nulla di fatto in seno all’assemblea dei sindaci. L’assemblea riconvocato per discutere sulle problematiche della Città Metropolitana ma con all’ordine del giorno, questa volta, anche le dimissioni del presidente Giorgio Imperitura e la elezione del nuovo esecutivo dei sindaci della locride ha, per l’ennesima volta, evidenziato la sua fragilità. Già ad inizio di seduta, aperta faticosamente dopo qualche telefonata per raggiungere il numero legale, sono arrivate le prime polemiche determinate dalla necessità o meno di “saltare” l’argomento dimissioni per affrontare subito il discorso città Metropolitana .Dopo quasi un paio d’ore di discussioni si è deciso di nominare tre coordinatori d’area ovvero Giuseppe Certomà per la zona Nord, Aldo Canturi per la zona Sud e Rocco luglio per il centro che avranno l’incombenza di selezionare tre sindaci ognuno per la zona di competenza che andranno a far parte del nuovo esecutivo. Ai nove rappresentanti eletti si affiancheranno i sindaci di Siderno e Locri, Pietro Fuda e Giovanni Calabrese che, per statuto, faranno parte dell’esecutivo. All’interno di questo organismo sarà poi eletto il presidente del Comitato, carica prima occupata da Giuseppe Strangio, sindaco di S. Agata del Bianco che, in occasione delle recenti elezioni amministrative non è stato rieletto ed ha, quindi, lasciato libero l’importante incarico. Quanto alla presidenza dell’assemblea adesso occupata da Giorgio Imperitura…no comment. Imperitura, in atto, non risulta dimissionario anche se ha anticipato le sue dimissioni chieste pure ufficialmente da Pietro Fuda e Giovanni Calabrese. Forse lo farà la prossima settimana quando l’assemblea ( probabilmente lunedi 11 luglio) si riunirà nuovamente. Il forse ci sta tutto perchè, poi, nel proseguo della riunione non sono mancate ulteriori polemiche proprio su quello che doveva essere l’argomento piu’ importante della seduta , ovvero le decisioni da prenedere in vista dell’attuazione della città metropolitana. Si è capito subito che tra i sindaci (la punta massima di presenze è stata di 26 su 42) non c’era compattezza e, soprattutto, non c’era una visione precisa di quanto è accaduto o dovrà accadere cosa che ha provocato una pesante reazione di Pietro Fuda prima e di Giovanni Calabrese poi. Quest’ultimo, peraltro, è entrato in polemica diretta con Aldo Canturi al quale ha rimproverato di guardare piu’ alle posizioni di partito che alle necessità della Locride . Fatto sta che sembra definitivamente tramontata la possibilità della presentazione di una lista unica capace di incidere sulla composizione dell’esecutivo. Difficile capire se sino a lunedi prossimo le posizioni, per questa incombenza, cambieranno ( da quanto si è visto propendiamo per il no assoluto) e difficile capire finanche se i sindaci della Locride saranno in grado di incidere sulla votazione dello statuto metropolitano dove ogni sindaco ha un peso specifico e quindi sui 97 sindaci della provincia, quelli della Locride potrebbero avere un grande peso. Se non troveranno un’intesa neppure in questo c’è poco altro da aggiungere con buona pace del territorio della Locride. Ad ogni buon conto attendiamo la prossima riunione: in ballo ci sono, anche se, in questa situazione non servono a niente, un pò di poltrone. Sotto a chi tocca.

Aristide Bava

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