Egr. Direttore,

la prego di pubblicare la mia replica.

Scrivo quale Presidente del Movimento VOLO per dirle che siamo stanchi delle sue “palate di fango” gratuite ed oltretutto inutili, perché la gente sa bene chi siamo.

Scrivo solo per amore di verità e in primo luogo  perché lei, da opinionista, continua (per suo interesse?) ad affermare cose non vere. Quando infatti afferma che la discussione immediata sulla mozione non è passata perché il consigliere Cataldo ha votato con la maggioranza, determinando un “8 a 7” per quest’ultima, che ne ha consentito il rigetto, dice cose non vere perché dimentica credo volutamente, di aggiungere nel conteggio dei voti  quello del Sindaco e del Presidente del Consiglio. Mai quindi la mozione sarebbe passata, con buona pace di tutte le speculazioni che si tenta di fare. Noi non siamo a fianco della maggioranza né mai lo saremo, che sia chiaro una volta per tutte.

Già questo dovrebbe metterla a tacere, direttore ma devo continuare sempre per amore di verità.

Lei dà diffusione mediatica ad un dialogo privato di Facebook, intercorso fra l’Avv. Caruso e altra persona, non solo travisandone il senso ma anche facendo propri ed evidenziando gli argomenti critici usati dall’interlocutore dell’Avvocato (è a corto di argomenti, Direttore, tanto da dover usare le parole degli altri?). Sulla scorrettezza di tale comportamento se riterrà le risponderà l’Avv. Caruso, che fra parentesi è il nostro Presidente Onorario, non presunto.  Quello che a me preme stigmatizzare è la sua strumentalizzazione del dialogo. L’affermazione dell’Avv. Caruso sul fatto che non si discute una mozione di sfiducia alle 23,00 (per inciso le 23,00 sono solo di sera, direttore), stava chiaramente a significare in un dialogo aperto e quindi prudente, che il Dott. Cataldo, che conosce l’etica della politica, non è stato disposto a far parte di quel “gioco di specchi” che si era instaurato in consiglio, gioco nel quale avrebbe recitato solo il ruolo di comprimario perché nemmeno preavvertito. L’importanza del consesso impone che le discussioni importanti avvengano consentendo all’avversario di preparare le opportune repliche e soprattutto nel rispetto delle regole. Tentare di far passare una discussione immediata su una mozione di sfiducia al vice sindaco, fra l’altro forzando il regolamento comunale, non mi pare che tuteli l’istituzione.

E in ultimo, perché il consigliere Cataldo dovrebbe dimettersi e non anche in primo luogo  consiglieri del PD e il consigliere di Siderno Libera? Nella sua deformata ottica anche loro hanno tradito il mandato ricevuto dagli elettori. I Consiglieri del PD pare non siano più nemmeno nella maggioranza (pare, visto che non lo hanno dichiarato apertamente).

E come mai, direttore, rimarca solo il presunto tradimento del Dott. Cataldo e non anche degli altri? Perché guarda la pagliuzza  che è nell’occhio destro del Sindaco e non anche la trave che è nell’occhio sinistro?

Siamo onorati dell’attenzione che riserva al Movimento, evidentemente importante per la comunità ma in futuro cerchi, prima di scrivere, di sgombrare la mente da forzature varie, che fanno solo del male alla serenità del dibattito.

Avv. Emma Serafino

Presidente di VOLO

Risposta direttore Antonio Tassone

I fatti parlano chiaro. Ci siamo limitati solo a riportare quanto accaduto in aula, in base a quello che abbiamo visto registrando una palese incongruenza tra quanto dichiarato nel suddetto comunicato ed il comportamento in aula del vostro consigliere. L’anomalia è che  il sindaco Fuda non si aspetta che a girargli le spalle sia la maggioranza mentre dovrebbe dare per scontata la vostra opposizione. Il gioco della politica è questo. Ma a Siderno cosi non è. Quanto al voto sulla mozione Sgarlato sembra lapalissiano che anche il sindaco ed il presidente del consiglio potevano votare ma per la loro onestà morale ed intellettuale e per il ruolo che ambedue rivestono credo che si sarebbero astenuti. In tal caso la mozione Sgarlato sarebbe passata per la discussione. Ripeto, credo. Cordiali saluti.

download