Da Michele Cataldo (Volo), riceviamo e pubblichiamo:

Egr. direttore siamo alle solite. Quello che lei pensa dovrebbe pesarlo per bene e non diffonderlo in modo sic et sempliciter. Perché dovrei dimettermi? Per avere specificato che la lingua italiana bisogna interpretarla per come è, non a propria convenienza?

Mi pare che mentre molti esultano per il 2 goal di Pelle’ io precisavo come capogruppo chiamato in causa, che la mozione del Consigliere Sgarlato poteva e doveva essere ammessa ma non discussa, a termine di regolamento letto in consiglio,  in quanto non attinente ad alcun punto specifico dell’OdG.

A termini comunque di correttezza ed etica politica e morale, a mio modo di vedere il contenuto di tale mozione doveva essere portato  a conoscenza del Consiglio senza essere votata alla cieca. Così mentre la partita dell’Italia continuava e attirava attenzione di tanti, Il PD si dimenticava di dire che usciva dalla maggioranza e Siderno libera esprimeva dubbi sul DUP ma lo approvava per dovere di posizione della poltrona. Mi faccia capire direttore se questo film è  un’appendice oppure un’altra scena. Lei deduce che  il Volo è diventato il sostegno alla Maggioranza e non guarda che ci sono altri che “inciuciano” con il centrodestra. Magia di una notte di ordinaria follia. Caro Direttore racconti meno favole e rimanga coerente con i fatti.

Risposta del direttore Antonio Tassone

Caro consigliere Cataldo, non ci sono giustificazioni al suo atteggiamento in aula ieri l’altro. Sino ad oggi, nel suo ruolo di consigliere di minoranza non ha mai chiesto le dimissioni del sindaco Fuda e allo stesso modo non ha mai chiesto le dimissioni ad altri consiglieri comunali dopo che alcuni giornali avevano pubblicato il contenuto di alcune intercettazioni. Si è limitato solo a dichiarare pubblicamente di essere “garantista” fino al terzo grado di giudizio e riponendo grande fiducia nel lavoro della magistratura . Ricordo che lei è subentrato nel civico consesso all’incompatibile Caruso, e solo dopo pochi giorni ha contravvenuto alla richiesta di dimissioni di sindaco e della giunta al fine di evitare il rischio di un nuovo “scioglimento dell’ente” per infiltrazioni mafiose formulata qualche giorno prima dallo stesso candidato a Sindaco della sua lista. In quella circostanza lei si limitò solo a ribadire quanto sia importante garantire ai cittadini legalità e trasparenza guardandosi bene però dal riformulare in assemblea la richiesta effettuata da  Caruso e puntando  addirittura il dito contro i giornalisti, rei,  a suo avviso, di  aver esagerato nel riportare alcune notizie.  Quel rispetto della legalità che, assieme a tutti gli altri consiglieri, non l’hanno portata nemmeno a chiedere informazioni sulla presenza nell’aula del consiglio comunale di Siderno di un condannato con sentenza passata in giudicato per reati di mafia, chiamato ad intervenire in un convegno patrocinato proprio dall’amministrazione comunale per parlarci di città metropolitana. Quando la sento parlare, senza voler fare tanti giri di parole, mi sorge un dubbio: o lei agisce “motu proprio”, senza tenere in considerazione le direttive dei componenti della lista civica “Volo”, oppure la vostra lista ha cambiato strategia politica. Delle due, l’una.  Sarebbe allora il caso che qualcuno intervenisse per chiarirci le idee perché riteniamo incomprensibile siffatto comportamento in aula compreso il mancato voto favorevole alla mozione Sgarlato. Considerazione finale:  in quanto a “garantisti” questo paese ne ha molti, ad iniziare dall’ex Sindaco Mimmo Panetta, ideologo della lista Fattore Comune che ha avuto riconosciuto un assessorato in più dal sindaco Fuda,  che, lo ricordiamo, all’indomani della ricezione dell’avviso di garanzia a Ritorto, si presentò accompagnato da altri esponenti Pd , tra cui autorevoli parlamentari, davanti al Prefetto  di Reggio Calabria Piscitelli chiedendo lo scioglimento del consiglio comunale. Ricordo nitidamente che la stessa operazione politica compiuta nel maggio scorso venne fatta nel lontano 2006, sempre dallo stesso Panetta che si candidò a Sindaco appoggiato da ben 6 liste: La Rosa nel pugno, Democratici sinistra, Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, DL. La Margherita e due Liste Civiche, portandosi dietro un centinaio di donne e uomini, piazzati strategicamente in numerose famiglie della città, provocando la polverizzazione del voto e la morte definitiva del voto di opinione. Questa è storia politica, le altre sono chiacchiere ! Quanto alla misurata esultanza al gol di Pellè non credo sia una colpa, anzi la dimostrazione che personalmente sono orgoglioso di essere italiano. Non credo di avere interessi  particolari tanto da avercela con qualcuno e soprattutto con voi della lista “Volo”, cerco solo di assolvere al mio modesto ruolo di giornalista asettico senza “guidare la macchina”. In definitiva, caro dottore Cataldo, non sono stato  io a prendere impegni con gli elettori sidernesi. Il vostro programma è stato antitetico rispetto a quello della coalizione Fuda ed avete preso i voti di cittadini che non volevano votare a sinistra. Le ripeto: “se ne ha tempo e voglia faccia opposizione seria altrimenti personalmente credo che per rispetto dei suoi elettori dovrebbe avvertire l’esigenza di dimettersi, non ha senso sedersi sui banchi e assistere passivamente alla discussione senza portare nulla di concreto, a mio avviso, per il rilancio della nostra città. Cordiali saluti    

Antonio Tassone

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