In relazione alla trasmissione “Al voto al voto” andata in onda il 17 u.s., su Telemia con inizio alle ore 21,30 circa, mi preme precisare quanto segue:

Dal dibattito acceso fra i tre candidati a sindaco della città di Siderno sono emerse tutte le contraddizioni e gli errori della passata politica che noi del movimento “Volo” vogliamo a tutti i costi combattere e cambiare.

Fa quasi rabbr7816newsividire pensare ad una “politica degli amici” come quella concepita dall’ing. Pietro Fuda, al quale andrebbe chiesto come mai non avrebbe considerato (come da lui stesso affermato) di impegnarsi per il bene del paese se a vincere fosse stata Wanda Ferro. O ha forse ritenuto che non sarebbe stato necessario candidarsi alla guida della città perché la sig.ra Ferro avrebbe comunque operato per il bene di Siderno? Allora, in tal caso, l’ing. Fuda dovrebbe di nuovo cambiare partito, o, in realtà, il suo impegno per la comunità, sollecitato, per come dice lui, dai cittadini, non è poi tale.

Oppure gli piace “vincere facile”, come dice un noto spot pubblicitario.

L’ing. Fuda è stato il protagonista della vita politica e amministrativa degli ultimi 20 anni e la comunità sidernese non può certo dire di averne tratto giovamento. A lui dobbiamo ad esempio la collocazione della attuale discarica sul territorio comunale, tanto che all’epoca è stato ferocemente attaccato dall’ing. Domenico Panetta, oggi suo principale alleato. Né ci ricordiamo alcun suo intervento incisivo e determinante per scongiurare la chiusura dell’ospedale di Siderno, pur rivestendo all’epoca, incarichi politici e amministrativi di grande rilevanza.

Quanto al suo alleato e supporter ing. Panetta, oggi principale sostenitore della lista unica, basta riportare ciò che Antonella Avellis ricorda e scrive “… trovo strano che l’ing. Panetta, quando noi Socialisti, nel lontano 2006, andavamo predicando queste cose, si candidava a sindaco appoggiato da ben 6 liste, La Rosa nel pugno, Democratici di sinistra, Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, DL. La Margherita e due Liste Civiche, portandosi dietro un centinaio di donne e uomini, piazzati strategicamente in numerose famiglie della città, provocando la polverizzazione del voto e la morte definitiva del voto di opinione. Mentre oggi evoca la lista unica, sull’esempio della lista “Due torri”, lanciata a Bolona dal PCI cittadino negli anni ’70, come valido strumento di selezione della classe politica. Questa sarebbe una cosa buona e giusta, qualora fosse animata dal sincero intento di qualificare la classe politica. I maligni però sostengono che l’ex sindaco, oggi esponente di SEL, voglia soprattutto piazzare suoi uomini e togliersi qualche castagna dal fuoco”. (Antonella Avellis).

Movimento “Volo”.