Aristide Bava
SIDERNO – Il recente incontro che si è tenuto presso la Cittadella di Catanzaro tra una delegazione di Siderno composta da forze politiche, associazioni ambientaliste e rappresentanti del Comune, con l’assessore regionale Sergio Di Caprio e alcuni tecnici della Regione per cercare di scongiurare l’ampliamento dell’ Impianto di Rifiuti Tmb di Contrada San Leo pareva avesse, per il momento,” bloccato” l’iter progettuale in attesa del rinnovo degli organismi democratici del Comune. Lo stesso Assessore regionale Di Caprio aveva, infatti, promesso il suo impegno in questa direzione anche dopo aver preso atto della unanime lagnanza dei cittadini sidernesi già da anni “vessati” dalle problematiche questioni che si sono accompagnate al funzionamento dell’impianto locale. Pare, però, che così non è tant’è che qualoca di strano era cominciato a serpeggiare a Catanzaro dopo un intervento poco chiaro dei tecnici della Regione ed era stato colto dall’ex assessore Domenico Catalano che, in effetti, è un tecnico di professione e in un suo commento alla visita catanzarese ci aveva dichiarato ” devo dire che ho partecipato a questo incontro con l’auspicio di dirimere qualche dubbio, ma ne vado con maggiori dubbi di prima”, E il suo riferimento era proprio a qualche intervento dei tecnici regionali che, nella sostanza” davano già per scontato l’ampliamento dell’ impianto. Ma se Catalano ha esposto le sue riserve , tra le righe, sull’incontro ecco che arriva, addirittura, una nota ufficiale di Giuseppe Caruso, responsabile locale di Fratelli d’ Italia, già candidato a sindaco in occasione delle ultime elezioni amministrative, che ha partecipato anch’esso all’incontro e, adesso, senza mezzi termini, esprime le sue considerazioni frutto probabilmente di opportuni accertamenti. Caruso scrive infatti ” ho partecipato anch’io alla riunione in Regione ( 13 gennaio ndr) per discutere dell’ampliamento del TMB. Eravamo numerosi, tutti convocati dall’Assessorato e dai Commissari prefettizi. Alla fine della lunga discussione, si era ottenuto dall’Assessore l’impegno di sospendere la procedura, ove questo non comporti gravi conseguenze per lo stesso, sino alle prossime elezioni amministrative. Onore all’Assessore. I solerti funzionari presenti, però, hanno omesso di dirci (e credo di informare anche l’Assessore, ma è una mia supposizione) che lunedi 11 gennaio, di soppiatto, avevano avviato la procedura di esproprio dei terreni dove verrà realizzato il mega impianto (altri 64.000 metri quadri). Dalle Istituzioni, prima che da chiunque altro, ci si aspetterebbe lealtà e chiarezza, ma siccome la popolazione sidernese, o buona parte di essa, non conta nulla (solo un fastidioso ronzio), la macchina burocratica va avanti come un caterpillar. E ci siamo pure sentiti dire che l’impianto lo abbiamo voluto noi sidernesi e che adesso dobbiamo subirne le conseguenze”. Questa la nota di Caruso. Resta ora da chiedersi, senza entrare nel merito se l’assessore sapesse o meno delle pratiche espropriative , se il suo impegno resta in piedi oppure no, Vedremo nei prossimi giorni quali saranno le reazioni. Anche in sede locale.

nelle foto Giuseppe Caruso e Domenico Catalano