La Calabria ha già accolto una visita del nuovo pontefice. Era il giugno del 2019 quando padre Robert, oggi noto al mondo come Papa Leone XIV, giunse nella città di Rossano per una missione che ha lasciato un segno indelebile nella comunità religiosa locale. Le suore agostiniane del monastero lo ricordano con affetto e riconoscenza, riportando alla memoria quei giorni in cui il futuro pontefice si trovava in Calabria con un compito di grande significato spirituale.
Padre Robert arrivò a Rossano per benedire e inaugurare quello che è l’unico monastero di Sant’Agostino in terra calabra, un luogo di preghiera e meditazione che oggi rappresenta un punto di riferimento per la comunità. Fu proprio lui a suggerire all’allora vescovo monsignor Marcianò, che aveva invitato le monache agostiniane a stabilirsi in questo angolo di Calabria, di mettere a disposizione una struttura dell’arcidiocesi, in attesa della costruzione del nuovo monastero. Quella proposta, carica di pragmatismo e sensibilità, permise alle religiose di avviare la loro attività monastica senza ulteriori ritardi, consolidando così un legame forte e profondo tra la comunità agostiniana e il sacerdote che oggi è il successore di Pietro.
Le suore agostiniane, che ancora ricordano con gratitudine il gesto di padre Robert, ieri hanno vissuto momenti di grande emozione nel vedere colui che loro continuano a chiamare affettuosamente “padre Robert” affacciarsi dalla loggia delle benedizioni come Papa Leone XIV. “Seguire in diretta la sua uscita sulla loggia è stata un’emozione immensa”, raccontano commosse. “Non abbiamo mai dimenticato il suo sorriso e la sua umiltà, e oggi, vederlo come guida della Chiesa cattolica, ci riempie di gioia e orgoglio”.
Quell’incontro del 2019 non fu soltanto un evento religioso, ma un momento di speranza e rinascita per il monastero e per la comunità di Rossano. Da quel giorno, il legame con il nuovo Papa si è rafforzato, e le monache continuano a pregare per lui, sicure che la sua guida saprà infondere nuova luce nella Chiesa.
Il ricordo di padre Robert, oggi Papa Leone XIV, rimane dunque vivo nel cuore delle monache agostiniane di Rossano, testimoni di un incontro che ha saputo unire spiritualità e umanità, gettando le basi per un rapporto che oggi trova il suo compimento nel riconoscimento mondiale di un uomo che, prima di tutto, è stato un umile servitore della fede.

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