– Con una lettera indirizzata al Segretario Generale del Comune di Siderno, protocollata a metà mattinata di ieri, il consigliere comunale Domenico Barranca, candidato a sindaco di una coalizione di centrodestra, ha rassegnato le
proprie dimissioni dalla carica.
“Resto orgoglioso – è scritto nella lettera – di aver partecipato alla competizione elettorale con una compagine coesa” e “senza alcun compromesso con coloro i quali hanno deviato le proprie idee e comportamenti verso altre ideologie,
dimenticandosi anche di aver beneficiato di tornaconti personali, durante il percorso nell’area politica di appartenenza”.
Insomma, non le ha mandate a dire contro chi non lo avrebbe sostenuto, pur appartenendo alla stessa area politica, e ha aggiunto che “Nel credere fermamente nel valore e nell’importanza del ruolo di consigliere di minoranza, avendo grande
rispetto verso quei cittadini che mi hanno votato e sostenuto, e non potendo adempiere serenamente e completamente nei giusti modi al mio ruolo, preferisco fare un passo indietro e lasciare spazio al primo dei consiglieri non eletti, brillante
giovane che sono sicuro proseguirà nell’azione di opposizione in maniera ferma e incisiva, costante e vicina alle problematiche dei cittadini di Siderno”.
Il riferimento è al giovane Antonio Cosimo Pio Trimboli, definito da Barranca “Il migliore alunno che io abbia mai avuto nella mia carriera di docente”.
Nell’augurare buon lavoro al civico consesso e all’amministrazione comunale, sperando che “Gli impegni assunti e i programmi” “vengano mantenuti in toto, al solo scopo di una migliore condizione sociale ed economica per tutta la nostra
comunità”, Barranca, che ha preso la decisione dopo essersi riunito col proprio direttivo (che le aveva comunque respinte), assicura che il movimento “Siderno nel cuore” proseguirà la propria attività politica con un gruppo snellito ma pur sempre
composto da 40 persone e, rivolgendosi alla maggioranza consiliare, formula una proposta. “Visto che la sindaca Fragomeni – ha detto – si è dichiarata preoccupata per le condizioni delle casse comunali, perché – si chiede Barranca – non propone come primo atto del nuovo esecutivo il dimezzamento delle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale?”.
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