Aristide Bava
SIDERNO – Nella Locride, dove si stanno accentuando i problemi sanitari. è più che mai necessario ed urgente “un efficace piano anti-crisi”.
Lo sollecità l’ex assessore regionale Maria Teresa Fragomeni che klamente che “l’aumento dei contagi, anche se non ai livelli di altre regioni inserite, come la Calabria, tra le “zone rosse”, è stato sufficiente per mettere definitivamente a rischio la tenuta del sistema sanitario”. Maria Teresa Fragomeni , che era anche candidata a sindaco prima del rinvio erlettorale, definisce la situazione “allarmante” e dopo aver fatto riferimento ai dieci anni di ininterrotto commissariamento della sanitària evidenzia che ” il sistema delle Usca denota ampie falle, anche sul fronte del semplice tracciamento”. E afferma che poiché la diffusione del virus non sembrerebbe essere ancora agli stessi livelli delle altre regioni in zona rossa, “molte delle criticità dell’attuale sistema, potrebbero essere sanate da un potenziamento (in termini di quantità e qualità) della Medicina Territoriale. Il toccasana potrebbe essere l’incremento innanzitutto del personale Medico e Paramedico delle strutture Usca già presenti ed in parte funzionanti, e l’attivazione celere dell’assistenza a domicilio dei pazienti positivi, al fine di evitare accessi inopportuni ai Pronto Soccorso. “Sarebbe fondamentale – aggiunge – fornire maggiore sostegno ai cittadini in difficoltà, anche e soprattutto economiche, mettendo a loro disposizione delle attrezzature di misurazione e monitoraggio dei valori (quali ad es. il saturimetro) ed attivare le forniture di ossigeno.
È vitale, in una situazione del genere, avviare precocemente le terapie domiciliari, in modo da permettere una frenata del decorso della malattia, per evitare ulteriori e più gravi complicazioni, contribuendo così ad alleggerire il carico di lavoro dei sanitari e decongestionare le strutture coinvolte”. Secondo la Fragomeni, di fronte al grave scenario oggi esistente,” è di vitale importanza che tutte le istituzioni locali (già in questa direzione si sono mosse l’Assemblea dei Sindaci della Locride ed il Corsecom) e tutti i corpi intermedi e le associazioni, facciano squadra nel chiedere con forza la fine di questa fase commissariale. L’emergenza Covid, nella sua tragicità, ha messo ancora più a nudo tutte le criticità ed i limiti di un sistema sempre più basato sulle sole regole di mercato. Una logica senza dubbio fallimentare, che si scontra con l’evidenza dei fatti, primo fra tutti quello per cui la salute è non solo un bene primario individuale, ma anche un bene sociale, da difendere e tutelare come interesse generale dell’intero paese”. Dopo altre considerazioni su quanto già successo durante la prima fase del Covid, Maria Teresa Fragomeni conclude affermando che “La salute deve tornare ad essere un diritto per tutti i cittadini, garantito e tutelato dallo Stato. Perché ciò accada, il ruolo delle regioni, certamente fondamentale, dovrà essere però di carattere squisitamente organizzativo ed esecutivo, mentre le linee guida, gli standard, i fabbisogni ed il relativo finanziamento, dovranno essere nuovamente di competenza dello Stato Centrale con il diretto coinvolgimento dei territori e dei sindaci”.