Nell’ambito del Festival di Musica e Letteratura STRATIFICAZIONI, ieri, 25 settembre 2020, l’antropologo Vito Teti ha visitato il Borgo di SantAgata del Bianco. Prima del convengo dal titolo Saverio Strati tra realtà, memoria e simbolo era infatti in programma lo svelamento dell’opera Linfa vitale realizzata dall’artista Francesco Marrapodi. La scultura esprime il significato della resistenza di un paese, attraverso la linfa vitale delle generazioni che si susseguono, e il tema stratiano di una donna, in stato interessante, che guarda verso l’orizzonte pensando alla “maledizione” che colpisce tutte le madri del sud destinate a vedere i propri figli emigrare.
Ma non solo. Un altro artista, Giovanni Ruffo, ha dedicato un porta pinta a Teti, una bella sorpresa che lo studioso, che tanto ha scritto sul senso dei luoghi, ha apprezzato con aria commossa. Sulla porta la frase: Nel paese della mia fanciullezza i luoghi avevano un nome. Ed erano tutti speciali. Avevano un segreto.
Subito dopo, in Piazza Municipio, si è svolto il convegno con la partecipazione di Vincenzo Stranieri, Palma Comandè e Domenico Talia. Durante i suoi saluti, il sindaco Domenico Stranieri ha ricordato un pensiero di Italo Calvino : L’urgenza dei problemi sociali del mondo continua ad esigere l’intervento e la guida della cultura.
Bellissima la relazione finale di Vito Teti, che ha ricordato la figura umana e letteraria di Saverio Strati e si è complimentato con l’amministrazione comunale di SantAgata per aver attualizzato la lezione stratiana attraverso un modo intelligente di guardare al futuro partendo dallo studio e dalla riscoperta delle nostre radici.