Jaime González, consigliere del Comune di Sant’Agata del Bianco con il Sindaco Domenico Stranieri, circa due anni fa, mi rilasciarono un’intervista ai piedi di un palmento rupestre dove manifestavano la loro intenzione di cercare di valorizzarli per farli diventare una vera e propria attrazione turistica. Ci sono riusciti. Dopo due anni, sono stati ritrovati già 24 dei quali 13 sono già visitabili.   Nei mesi scorsi un gruppo di giornalisti provenienti da tutta l’Italia, specializzati nel mondo dell’etnologia, sono stati a Sant’Agata del Bianco per visitarne qualcuno. Ogni palmento riscoperto risale a migliaia di anni fa e ognuno di loro ha una sua storia specifica. Consigliamo di visitare tutta l’area per una locride che custodisce tesori inestimabili.
Antonio Tassone – ecodellalocride