Sabato pomeriggio, il Consiglio Comunale di Roccella Jonica, con i soli voti della maggioranza, ha approvato la TASI e  TARI (Tassa Rifiuti).  I consiglieri di “Roccella Bene Comune” hanno votato contrari, condannato aspramente questa, secondo loro, assurda e stratosferica vessazione e prendendo atto del menefreghismo nei confronti dei cittadini sofferenti nelle economie, oltre che dell’atteggiamento arrogante manifestato dalla maggioranza. Ecco a seguire l’intervento deciso e con argomentazioni esposto in Consiglio Comunale dai consiglieri Chiara Melcore e Vanessa Riitano del gruppo di opposizione “Roccella bene Comune”:
“Sig. Presidente, sig. Sindaco, cari colleghi consiglieri, riceviamo e prendiamo atto di tutta questa serie di cifre che snocciolate, prendiamo atto, seppur non riusciamo affatto a concepire, dell’atteggiamento usato dalla maggioranza in Consiglio che è cosi attenta a sottolineare la virtuosità del bilancio, i conti in ordine, la buona gestione, ma nessuno si preoccupa del disagio che stanno vivendo, soprattutto in questi ultimi 4 anni, i cittadini roccellesi, vessati da un susseguirsi di tasse. E’ compito del ragioniere del Comune far quadrare i conti di bilancio, ma dovrebbe essere compito della politica trovare soluzioni idonee per non affliggere i cittadini con una tassazione insopportabile, trovando entrate alternative o tagliando le spese. Il nostro paese fino a qualche anno fa, nonostante l’aumento fiscale in questi anni di vostra gestione è sempre stato esemplare, la morosità non è mai arrivata a livelli cosi alti, eravamo riconosciuti come il paese più all’avanguardia e civile in fatto di educazione civica per il rispetto del pagamento delle tasse e riteniamo doveroso fare un plauso ai roccellesi, perché è grazie a loro se oggi l’amministrazione può vantare una discreta virtuosità del nostro paese, non certo per meriti propri. L’aliquota TASI, per il terzo anno, è lasciata alla massima aliquota e il piano finanziario della TARI, che si aggira ancora una volta sulle stesse cifre degli anni scorsi, sta a significare che della sofferenza dei cittadini che non ce la fanno a sopportare questo carico fiscale cosi alto, a voi poco importa; tra tutte le cifre da voi esposte, non trapelano in nessun modo quelle più indicative, ossia quelle della morosità che in tre anni da “quasi nessuno” è diventata “quasi tutti”, soprattutto per la TARI e soprattutto per le attività commerciali. E allora visto che voi le omettete, queste cifre noi invece ve li ricordiamo: sono quelli del 2014 che siamo sicuri sono molto più clementi rispetto a quelli del 2015; ma ci promettiamo di chiedere un nuovo incontro con il rag. Curciarello per conoscere i dati anche del 2015 cosi come ce li ha forniti per il 2014. Partiamo dal totale: Facendo un raffronto solo tra le imposte comunali IMU, TASI, TARES. IRPEF, ecc. ci si accorge che il prelievo ammonta a circa 4.500.000 € all’anno e che la morosità ha raggiunto livelli molto preoccupanti di circa 1.300.000 € all’anno. Per quando riguarda la TASI si è accertato un incasso pari a 300.000 €. Al 31.12.2014 ne sono stati versati 275.000 € con una morosità di 25.000 €.; Ancora peggio per quanto riguarda l’ex TARI ossia la TARES. Per la TARES si pensava di incassare €.1.100.000. Al 31.12.2014 se ne sono incassati 798.000 € con una morosità pari a 302.000 €. La conseguenza di ciò è la disgregazione del tessuto sociale che alimenta un grosso disagio, con il gravissimo rischio di default per le economie locali, le famiglie e la tenuta stessa dell’attività amministrativa. Sempre di più si fa ricorso ad Equitalia per la riscossione delle morosità, con l’aggravio della tassa a causa dell’applicazione della sanzione e della mora. E torniamo alle nostre TASI e TARI: Il calcolo della Tassa sui Servizi Indivisibili varia da Comune a Comune in base alle aliquote stabilite dai Consigli Comunali. Lo Stato, ha eliminato la TASI per le prime abitazioni, con la possibilità di aumentarla fino ad un massimo del 2,5 per mille per i fabbricati di lusso e 0,8 per mille per le seconde case. Non è una tassa obbligatoria, molti Comuni non la applicano in virtù della legge di stabilità del 2013 n.147 all’art.1 comma 676 che stabilisce che il Comune, con deliberazione del consiglio comunale, può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento. Il nostro Comune da tre anni invece, non l’azzera, non adotta l’aliquota base ma addirittura applica la massima aliquota al 2,5 per mille per le prime abitazioni e l’ulteriore aggravio dello 0,8 per mille per le altre abitazioni. 


TASSA RIFIUTI (TARI) Purtroppo siamo costretti ogni anno a ribadire le stesse cose visto che vi ostinate a non cambiare atteggiamento. Siamo tutti vittime purtroppo delle vostre bugiarde promesse: Ci avevate promesso che in virtù della vendita dei materiali riciclabili e grazie ai premi ottenuti dalla Regione e dal CONAI, le tariffe sarebbero diminuite rispetto alla gestione precedente, quando ancora esistevano i cassonetti lungo le strade: mai promessa è stata più disattesa. Ci avevate promesso che la tariffa sarebbe stata corrisposta in base al principio “chi più inquina più paga e chi più differenzia più risparmia” ed invece non è stata mai riconosciuta per i cittadini nessuna premialità per chi più differenzia (lettura di codici a barre tramite l’utilizzo di pistole laser, mai utilizzate). L’anno scorso avete ostentato la produzione del compost dopo di che non se ne è più sentito parlare..mah?! Ed ecco quindi di conseguenza che la gente è stanca: la tendenza sotto gli occhi di tutti è quella di vedere ogni notte, tra lunedì e martedì davanti alle abitazioni e alle attività commerciali cumuli di sacchi neri dell’indifferenziata. Ingiustamente o ingiustificatamente che sia, la popolazione vessata dai tributi, purtroppo, ha capito che non siete in grado di mantenere le promesse ne di gestire la raccolta differenziata e quindi, tutta quella educazione ecologica e quell’entusiasmo iniziale sta venendo meno. Le soluzioni ci sono affinché si possa tagliare la spesa: innanzitutto meno clientelismi con il contentino dei dieci giorni dati per poter avere poi un vostro ritorno elettorale a persone a cui poi glieli riprendete sempre attraverso le tasse considerato poi che le strade e le periferie, fatto eccezione della piazza, sono sporche e piene di erbacce; e poi adottare sistemi indirizzati a far risparmiare i cittadini, vedi l’adozione dei compattatori ecologici automatici per la raccolta della plastica e del vetro che rappresenta un ottima raccolta differenziata incentivante già in uso in tantissimi paesi e non ultimo il Comune di Polistena; o l’adozione delle compostiere domestiche che molti Comuni hanno acquistato con il finanziamento regionale e che permette un minore conferimento in discarica dell’umido e quindi un ulteriore risparmio. Purtroppo il nostro voto contrario non è sufficiente a non creare l’ennesima elevata riscossione che interesserà i roccellesi; noi viviamo a contatto con la realtà del paese e i cittadini e dei loro sfoghi ci dispiace e, purtroppo, non riusciamo a trovare soluzione e collaborazione da parte vostra.
Se, come dite, è vero che non si possono abbassare le tasse, allora sarebbe un bel segnale per chi è in difficoltà, evitare di fare spese inutili e clientelari e forse sarebbe il caso di concedere contributi in maniera più oculata a chi realmente ne ha bisogno, senza creare pericolosi precedenti che sono, a nostro avviso, socialmente e moralmente inaccettabili.
A margine di questo intervento, ed in virtù delle risposte inconcludenti riportate dalla maggioranza, la Riitano e la Melcore ci tengono ad aggiungere un esempio virtuoso che va a favore, vero e pratico, dei cittadini di un paese non troppo lontano da noi….
Vorremmo portare alla vostra attenzione l’esempio del Comune di Cinquefrondi, che può davvero vantare una gestione virtuosa, approvando in questi giorni incentivi per quelle attività commerciali che si avvieranno nel centro del paese, prevedendo, non solo un contributo economico ma anche l’esenzione per due anni da tutte le imposte ed i tributi al fine di ricreare un contesto favorevole all’investimento nelle vie del centro ponendo un argine allo spopolamento, al conseguente abbandono e gettando le basi per un rilancio dell’occupazione; rateizzando il dovuto al Comune per le famiglie indigenti, mettendo in pratica il principio che chi meno può, più deve essere aiutato. 
 
Ma sono riusciti ad andare oltre ed a promuovere, dopo anni di aumenti, la riduzione di alcune tariffe quali quelle sui rifiuti, ridotte per tutti di oltre il 10% e, per chi dimostrerà di trovarsi in condizioni di difficoltà economica, quella del servizio idrico con l’abbattimento del 20%. Questi sono gli esempi che dovrebbero guidare e ispirare i nostri amministratori, ed invece…
tratto da http://roccellasiamonoi.blogspot.it/
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