Roccella Jonica-   In Italia, da Nord a Sud, e all’estero, un totale di 154 voli Bandiere verdi 2023, una “guida” per i genitori alla ricerca di spiagge a misura di bambino, scelte direttamente dai pediatri. L’elenco aggiornato è stato svelato ieri a Roccella Jonica (nel reggino) dall’ideatore dell’iniziativa Italo Farnetani, docente universitario di Pediatria e presidente dell’International Workshop of Green flags.

Sono ormai 2.903 i camici bianchi dei bambini coinvolti nel progetto, medici italiani e stranieri che hanno indicato le mete balneari ideali per le famiglie, le hanno studiate e selezionate con cura. Il risultato è un elenco di 146 spiagge italiane premiate con la bandiera verde, a cui si aggiungono 5 località situate nell’Unione Europea e 3 in Africa.

Per il 2023, una sola new entry, rispetto al roster pienamente confermato dell’edizione 2022: è il comune di Montepaone (Catanzaro) che ha ottenuto il vessillo e porta a 20 il totale della regione, confermandosi sul gradino più alto del podio dei territori con più spiagge adatte ai baby bagnanti. Alcuni gruppi di pediatri hanno proposto anche altre 5 sedi, ma – spiegano gli organizzatori – non è stato raggiunto il numero necessario di specialisti proponenti (35) proprio perché non c’era unanimità di opinione. “Ciò dimostra anche l’accuratezza e l’approfondimento che caratterizza la scelta dei pediatri e il rigore che viene attuato nell’assegnazione delle bandiere verdi”, assicurano i promotori. Tutti i camici bianchi hanno operato “su base volontaria, senza compensi, lucro o sponsorizzazioni”, aggiungono. Farnetani ha poi annunciato il VI Workshop Internazionale delle Bandiere Verdi, la IX Conferenza Nazionale sulle Bandiere Verdi e la cerimonia di consegna degli striscioni ai sindaci e agli ambasciatori premiati. Cerimonia durante la quale verranno assegnate anche le speciali bandiere verdi realizzate per le località che hanno ottenuto il riconoscimento più lungo e ininterrotto. 10 di loro hanno ottenuto la bandiera verde ininterrottamente per 16 anni: Cefalù, Iesolo, Lignano Sabbiadoro, Nicotera, Ostuni, Riccione, Sabaudia, San Benedetto del Tronto, San Teodoro, Viareggio. Tredici in più da 15 anni: Alghero, Formia, Gaeta, Gallipoli, Isola di Capo Rizzuto, Marina di Camerota, Marina di Ragusa, Montalto di Castro, Palinuro, San Vito Lo Capo, Soverato, Sperlonga, Vieste. Il tema del convegno scientifico internazionale, informa Farnetani, sarà: lo sport in spiaggia in sicurezza. Con relatori medici universitari e ospedalieri, l’evento scientifico ha già ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute.

Calabria da record: 20 bandiere verdi

La Calabria mantiene anche quest’anno il primato degli striscioni, con un totale record di 20 mete ideali per le famiglie. Mare cristallino, spiagge con i giusti spazi per giocare, accoglienza per mamme, papà e baby-nuotatori, ma non solo: la sicurezza guida anche i pediatri nella scelta delle spiagge da promuovere. Sicurezza che vuol dire anche salute, spiega Roberto Trunfio, ecografo pediatra, ospedale di Locri, coordinatore delle Bandiere Verdi per la Calabria. «Dal punto di vista turistico la Calabria con il suo primato di spiagge adatte ai bambini e alle loro famiglie rappresenta una meta ideale per le prossime vacanze estive. Non solo per le sue bellezze ambientali, l’offerta turistica, la qualità del cibo, ma anche dal punto di vista salutistico», assicura il pediatra. «La rete regionale di assistenza pediatrica si avvale, oltre che della presenza dei pediatri di famiglia, di 12 reparti ospedalieri pediatrici che coprono l’intero territorio regionale: Reggio Calabria, Locri, Polistena, Catanzaro, Lamezia, Soverato, Crotone, Cosenza, Castrovillari, Corigliano -Rossano, Cetraro-Paola». Ogni località con bandiera verde, spiega il medico dei bambini, «ha un ospedale di riferimento con vicino un reparto pediatrico. Eccole: per la provincia di Reggio Calabria le località Bianco, Bovalino, Locri, Siderno, Roccella, Caulonia» fanno riferimento «all’ospedale di Locri; Palmi l’ospedale di Polistena, Bova Marina l’ospedale di Reggio Calabria». Per la provincia di Catanzaro, le località «Soverato, Montepaone, Squillace, Santa Caterina dello Jonio» si riferiscono agli «ospedali di Soverato e Catanzaro». In provincia di Cosenza, continua l’elenco di Trunfio, «Praia a Mare ha l’ospedale Paola-Cetraro; Crosia-Mirto, Cariati l’ospedale di Cariati. In provincia di Crotone, Torre Melissa, Cirò Punta Alice, Isola Capo Rizzuto hanno l’ospedale di Crotone». Finalmente nel provincia di Vibo Valentia, «Capo Vaticano, Nicotera hanno l’ospedale di Vibo». Dunque, conclude il camice bianco, «sia a livello di pediatri di famiglia che a livello ospedaliero con i suoi ospedali Hub e Spoke, la regione può offrire una qualità ottimale delle cure. Tanto più per rafforzare la rete e migliorare la capacità di rispondere ai diversi bisogni dei bambini, ad agosto 2022 è stata siglata una convenzione con il Bambino Gesù di Roma per migliorare ulteriormente l’assistenza ai bambini con patologie. Medici, infermieri e tecnici del Bambino Gesù, insieme ai pediatri della Regione, programmano consulti settimanali per le varie specialità, con presa in carico di piccoli pazienti molto complessi nell’ospedale della capitale. In Calabria ci sono anche centri di eccellenza: le unità di terapia intensiva neonatale di Reggio, Catanzaro e Cosenza e la chirurgia pediatrica di Cosenza. E la rete del diabete pediatrico della regione è un fiore all’occhiello che ha di fatto frenato la forte emigrazione sanitaria di questi pazienti rispetto al passato”.