Le zeppole, cibo rituale consumato in Calabria e in tutto il meridione durante il periodo natalizio e precisamente il giorno della vigilia di Natale (con reportage fotografico).

Premesse

Ci sono canzoni che hanno fatto la storia, canzoni che più o meno tutti conosciamo, quelle canzoni da canticchiare quando vengono passate alla radio e magari anche storpiandone le parole.

Poi ci sono canzoni romantiche, quelle che raccontano una storia, la storia dei propri ricordi d’infanzia per esempio. Canzoni che parlano di luoghi ormai lontani, di tradizioni, della propria terra ripensata e immaginata, e magari in dialetto.

Canzoni cantate in dialetto perché il ricordo è in dialetto. Forse il dialetto mantiene la memoria ancora aggrappata in un luogo, nel suo luogo, e ancora più forse il dialetto è in un luogo nella mente, chissà.

Di certo però la bellezza va contemplata e così alcuni termini conviene non tradurli, altri sono intraducibili e altri ancora anche impronunciabili. E allora, Enrico Granafei…

Enrico Granafei canta U Cuddurieddu… solo uno dei termini dialettali usati in Calabria per definire un piatto tipico natalizio.

Precisamente Cuddurieddu sta per zeppola, frittella di pasta lievitata e quindi fritta in olio bollente (in passato anche nello strutto), buona da mangiare e assai difficile da pronunciare. Così come grispeddagrispellagrispelluzzapittulapittulèllapittulicchiapittulilla, vissiniaddrizippula. Tutti termini dialettali calabresi che stanno per zeppola e di certo tante altre declinazioni mi sfuggono.

La tradizione delle zeppole di Natale

Le Zeppole sono frittelle di pasta lievitata e quindi fritta in olio bollente solitamente di forma tondeggiante ma anche allungata. Si tratta di un cibo rituale consumato in Calabria e in tutto il meridione durante il periodo natalizio e precisamente il giorno della vigilia di Natale, le cui origini e tradizione pare siano molto remote.

Per capire di cosa stiamo parlando dobbiamo ricordare un passato, comunque non troppo lontano. E, specie se si viveva presso piccoli paesi dell’entroterra calabro (territorio di per se difficile da attraversare), l’economia era più o meno di sussistenza. I nuclei familiari producevano soprattutto per il proprio fabbisogno con una conseguente coincidenza tra comunità di produzione e comunità di consumo.

Così, in questo passato era tradizione digiunare durante il giorno della vigilia di Natale, ovviamente con le dovute eccezioni. Così le zeppole venivano consumate durante il pranzo e magari anche durante le pause della preparazione delle portate per la cena. Tradizione comunque tramandata fino ad oggi.

E ancora, presso molti paesi calabresi è tradizione impastare, friggere e consumare le prime zeppole di Natale precisamente l’8 dicembre. il giorno dell’Immacolata Concezione. Con la zeppolata, di fatto, si apre il periodo festivo con la distribuzione e il consumo rituale delle zeppole di NataleZeppolata che si traduce in un rito di socialità, momento di aggregazione e convivialità tra parenti e amici nelle case, nei rioni e presso le piazze.

La ricetta delle zeppole di Natale

La ricetta delle zeppole di Natale è molto semplice e pare sia rimasta immutata rispetto a quella originaria così come gli ingredienti da usare, eccetto qualche variante. Si tratta comunque di un piatto strettamente connesso alla cultura contadina con pochi e semplici ingredienti e di facile reperibilità.

In effetti la ricetta delle  zeppole  di Natale è piuttosto povera e la caratteristica morbidezza e fragranza pare sia conferita dall’utilizzo della patata. Variante aggiunta di seguito alla ricetta originaria e comunque non seguita da tutti.

Ingredienti (per circa 100 zeppole)
  • Acqua
  • 4kg di farina
  • 2kg di patate
  • 50gr di lievito di birra
  • Sale
  • Olio
Ripieno:
  • Alici (a scelta)

E’ necessario dapprima bollire le patate in una pentola per circa 15 o 20 minuti, quindi scolare le patate e lasciarle raffreddare magari sotto un getto d’acqua fredda. A questo punto occorre setacciare la farina su una spianatoia di legno o meglio in una scodella abbastanza capiente, quindi aggiungere le patate già schiacciate, l’acqua, il lievito e il sale.

L’impasto può essere lavorato sia con un cucchiaio di legno che con le mani, in alternativa è possibile usare anche un’impastatrice automatica. Quando l’impasto ha raggiunto la consistenza desiderata è necessario coprire il tutto con un canovaccio da cucina e lasciare riposare l’impasto per qualche ora.

Zeppole di Natale

A lievitazione conclusa occorre versare l’olio in una padella o friggitrice per portarlo in ebollizione. Quindi modellare l’impasto selezionando piccole porzioni da sagomare a forma di ciambella reggendo l’impasto con le dita di entrambe le mani per ricavare il foro centrale esercitando una lieve pressione dei pollici e dei medi.

Per staccare piccole porzioni d’impasto e lavorarle è consigliato infarinarsi dapprima le mani e di volta in volta le dita.

Zeppole di Natale

Zeppole di Natale

E’ sufficiente immergere le zeppole così modellate nell’olio bollente e attendere qualche minuto. Raggiunto il tipico colore d’orato è possibile levare delicatamente le zeppole di Natale dall’olio per adagiarle in un vassoio o paniere.

Zeppole di Natale

La zeppola come simbolo del Natale

A questo punto si potrebbe addirittura azzardare che nella cultura popolare le zeppole sono il simbolo del Natale, così mi piace pensarle e così figurano nella mia mente.

Il profumo, il sapore e le mani unte… e come dimenticare le zeppole della nonna che magicamente arrivavano a casa esattamente la mattina del 24 dicembre, così come il loro gusto. Insomma, non c’è Natale senza zeppole.

Zeppole di Natale

E allora oggi come ieri il consumo delle zeppole di Natale è una tradizione. Un costume legato all’orizzonte simbolico del consumo rituale del cibo tra parenti e amici all’interno delle case ma anche in spazi urbani, durante il periodo natalizio e ancora più spesso in occasione di feste religiose popolari.

Quello del consumo rituale delle zeppole di Natale, così come la zeppolata, è una tradizione che si è tramandata fino ad oggi ovunque in Calabria perché, forse, le zeppole sono il simbolo del Natale, più qualcos’altro.

A presto, Sergio.

Ps: si ringrazia la pizzeria Padova di Catanzaro Lido.

Ciao, sono Sergio Straface e sono un Antropologo. Mi occupo di ricerca etnografica e lavoro nel Marketing e nel Management dei Beni Culturali e del Territorio. Qui scrivo di tradizioni popolari e folklore – ricette e food – religiosità popolare – reportage – comunità storico-linguistiche calabresi – abbazie, chiese, conventi e santuari… insomma tutto quello che ha a che fare con l’universo etno-antropologico soprattutto in Calabria. Vai al Blog

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