Quattro condanne e due assoluzioni. Si è concluso così il processo di secondo grado scaturito dall’inchiesta della Dda denominata “Falsa politica”. Alla sbarra c’erano presunti esponenti della cosca Commisso di Siderno e Aquino di Marina di Gioiosa Jonica. La Corte d’Appello, Russo presidente, con a latere Di Rienzo e Laudadio, ha confermato quanto deciso primo grado per quattro imputati. Nel novembre del 2013 il gup distrettuale, Antonino Laganà, condannò a sette anni e sette mesi di carcere l’ex consigliere provinciale di Reggio Calabria Rocco Agrippo, difeso dall’avvocato Leone Fonte. Il gup punì inoltre, l’ex consigliere comunale di Siderno, Giuseppe Tavernese, con sei anni di carcere, sette anni furono disposti per Salvatore Commisso, mentre sei anni furono inflitti a Cosimo Figliomeni. La Corte ha assolto da ogni accusa Pietro Futia e Pasquale Romanello . In primo grado entrambi erano stati condannati a sei anni di reclusione. In sede di requisitoria il sostituto procuratore generale Giuseppe Adornato invocó la conferma delle condanne di primo grado per tutte le persone alla sbarra. L’operazione “Falsa politica, che porta la firma del pm antimafia Antonio De Bernardo, fu condotta dagli uomini del commissariato di Siderno e dagli agenti della Squadra Mobile della Questura reggina il 21 maggio del 2012. In manette finirono in quindici: tra questi anche Cosimo Cherubino, candidato alle elezioni regionali in una lista in appoggio del candidato del centrodestra Giuseppe Scopelliti. Nel blitz fu arrestato anche Domenico Commisso, all’epoca consigliere comunale di Siderno. L’inchiesta aveva svelato una serie di rapporti tra alcuni esponenti politici della Locride e il boss Giuseppe Commisso, che secondo la Dda reggina aveva la possibilità di influenzare le scelte elettorali dei candidati e disporne la candidatura e l’appoggio politico.m L’operazione “falsa politica” rappresenta infatti, il completamento delle indagini “Crimine”, Locri è unita”, ma anche “Recupero-Bene Comune”.

Angela Panzera tratto da www.strill.it

istruttoria-processo-fehida