Aristide Bava
SIDERNO – Anche nella Locride non manca la buona sanità grazie soprattutto alla professionalità e alla preparazione dei medici. Giusto registrare, in questa direzione una lettera di un cittadino, peraltro anche dipendente sanitario dello stesso Ospedale di Locri, che ha subito , per suo volere, una operazione di particolare difficoltà da “sveglio” e , a conclusione del delicato intervento, conclusosi positivamente, ha scritto la seguente lettera: “Sono un dipendente sanitario dell’ospedale di Locri. Qualche giorno fa sono stato ricoverato presso il reparto di chirurgia generale dello stesso ospedale con una severa pancreatite da colecistite e calcoli. Mi e’stato chiaramente spiegato che la mia malattia, richiedeva un intervento chirurgico di colecistectomia, possibilmente laparoscopica, non semplice. Mi sono quindi rivolto al dott. Domenico Freno, il quale gode a mia saputa, della migliore statistica in letteratura scientifica sulla patologia della calcolosi della colecisti e vie biliari trattata in laparoscopia. Ero terrorizzato al solo pensiero di dover subire un’anestesia generale, obbligatoria vista la complessa patologia che aveva compromesso il mio pancreas e la colecisti. Ho posto il veto all’anestesista dr. Mantegna sull’anestesia generale, il quale recepiva la mia richiesta ed in accordo con me, chiedeva al chirurgo dr. Freno la possibilita’ di praticare un intervento chirurgico eccezionale cioe’ da sveglio in anestesia spinale. Venivo studiato con esami specifici e sottoposto successivamente ad intervento chirurgico di colecistectomia laparoscopica. Per cui mentre il dott. Freno operava in laparoscopia all’interno del mio addome, asportandomi la colecisti adesa al fegato e al duodeno, io chiacchieravo serenamente con l’Anestesista dr. Mantegna il quale ha sperimentato insieme al dr. Freno, ben noto per molti eccezionali interventi nel suo delicato settore, questa procedura presso la sala operatoria dell’ospedale di Locri. L’intervento e’riuscito per il meglio, in piedi a passeggiare da subito, a casa il giorno dopo”. Logico, a conclusione della nota, il sentito grazie ai due medici.
nella foto il dott. Domenico Freno