Il pm Rosanna Sgueglia, dopo una lunga requisitoria, ha chiesto l’ergastolo per Giuseppe Pilato l’uomo accusato d’aver ucciso la propria moglie e madre dei suoi tre figli. La Sgueglia non ha avuto esitazioni sulla colpevolezza di Pilato, specie dopo che le perizie hanno confermato che l’uomo era in grado di intendere e di volere. Dopo la richiesta di condanna all’ergastolo e l’isolamento diurno per un anno è calato il silenzio nell’aula del Tribunale di Locri che ha ospitato il processo di primo grado. La pubblica accusa, come abbiamo anticipato, ha chiesto la condanna di Giuseppe Pilato all’ergastolo con isolamento diurno per la durata di un anno, la richiesta di pena è cosi determinata:

Capo A pena base L’ergastolo; capo B anni 1 di reclusione; capo C anni 2 di reclusione; capo D anni 4 di reclusione; capo E anni 7 e 6 mesi di reclusione; capo F anni 1 di reclusione; capo G anni due di reclusione.

Non sono state riconosciute le attenuanti generiche.Peraltro l’accusa chiede l’applicazione delle pene accessorie, interdizione dai pubblici uffici, decadenza della responsabilità genitoriale, e la pubblicazione della sentenza mediante affissione nel comune di Locri, nel comune di Monasterace, oltre che nel sito internet del Ministero della Giustizia. Secondo l’accusa, rispetto alla capacita di intendere e di volere, l’omicidio di Cirillo Mary deve essere considerato non frutto di patologia mentale con grave disturbo della personalità, ma frutto di sentimenti propri della natura dell’essere umano quali la rabbia, l’oddio e il rancore nei confronti della moglie che stava per abbandonarlo. Mercoledi’ 12 Ottobre verra sentita la difesa rappresentata dall’Avv. Giuseppe Gervasi.

MANUELA MAMMONE

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