Anche quest’anno il comune di Monasterace tornerà ad essere teatro di una delle manifestazioni più affascinanti e coinvolgenti dell’intera Locride.

Il 29 maggio si terrà la XIa edizione della tradizionale “Infiorata”; un evento che, nel corso degli anni, è diventato un punto di riferimento imprescindibile del turismo religioso.

Una manifestazione, organizzata dalla Pro  Loco Monasterace “IL Tempio”, che vedrà  diversi angoli del paese  ricoprirsi di fiori e di colori: le strade ed i vicoli saranno impreziositi dalle meravigliose composizioni floreali sapientemente realizzate dagli  “infioratori” monasteracesi.

Nella solenne festività del Corpus Domini  Monasterace rivive il miracolo artistico delle Infiorate:

è un momento magico dove sacralità, fede, arte e natura s’incontrano piacevolmente disegnando nelle strade pitture con i fiori e i semi. Creatività, fantasia, orgoglio e fede: un mix di sentimenti e di voglia di fare quella che ogni anno ripete il miracolo dei tappeti di fiori.

È un momento di gioia, di aggregazione: potremmo definire le Infiorate, “luogo di verifica del tessuto della comunità locale”, sia per la comunanza e collaborazione che si creano nelle notti precedenti alla processione del Corpus Domini, sia per i rapporti che si intessono tra i gruppi partecipanti e il resto della città nei giorni di preparazione. E in effetti è tutto un collaborare: dal Comune alle Associazioni, dalla Pro Loco ad ogni singolo cittadino.

Il lavoro vero e proprio di allestimento comincia venerdì pomeriggio  quando vengono posizionati i bozzetti lungo le vie da infiorare e i gruppi di Infioratori cominciano a prepararsi. Poi, come in un mosaico, ogni fiore, ogni seme va a collocarsi al suo posto. Si infiora per due notti di seguito, senza sentire la stanchezza, consci del risultato che stupirà tutti.

I soggetti sono rigorosamente di ispirazione religiosa: l’edizione di quest’anno è ispirata al tema della Misericordia di Dio per il Giubileo Straordinario indetto dal Santo Padre, per ricordare a tutti che il cuore di Dio è una porta spalancata: una porta sempre pronta ad accogliere il passo stanco  del figlio che ritorna e cerca l’abbraccio del perdono di Dio.

Intense e indescrivibili le emozioni nei dieci anni di attività: il primo tappeto risale al giugno del  2000, anno del Grande Giubileo; esso raffigurava il logo del Giubileo con le cinque colombe incrociate al centro di un Globo (Universo) su cui dominava la croce. Le cinque colombe rappresentavano i 5 continenti (Europa, Africa, Asia, Oceania e America) e quindi la pace tra tutti i popoli del mondo.

Dopo alcuni anni, la manifestazione è stata ripresa nel 2007 e inserita nel programma della Pro Loco  per l’intuizione  dei soci  Francesca Diano e Rosa Alba Ruga  e di anno in anno i tappeti sono diventati sempre più importanti e più preziosi  arricchendosi via via di nuove idee e sperimentando nuove tecniche.

Dal Giubileo del 2000 a quello del 2016: il grande tappeto davanti la chiesa di San Giuseppe Lavoratore ripropone il logo del  Giubileo che mostra il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando un’immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione; al centro l’abbraccio di  Papa Francesco e Papa Benedetto XVI.

Davanti alla chiesetta di Porto Salvo il tappeto è ispirato alla fratellanza  tra i popoli.

Per il lunghissimo tappeto di via Giorgio Papaleo  una sinfonia di angeli lungo la strada che porta al Santissimo Sacramento dell’Eucarestia.

In via Caduti senza Croce, il tappeto all’ingresso è una grande pergamena sorretta da due colombe;  lungo le due corsie si snoderanno i dieci tappeti che nei dieci anni trascorsi sono stati realizzati davanti la chiesa di San Giuseppe Lavoratore: per ogni tappeto una pergamena che riporta l’anno in cui è stato realizzato.

 

Anno 2000: tappeto con logo del Grande Giubileo

Anno 2007: tappeto con i simboli dell’Eucarestia

Anno 2008: tappeto con angioletti che sorreggono la Pisside

Anno 2009: tappeto con Madonna con cornice di colori

Anno 2010: tappeto con angioletto con lira

Anno 2011: tappeto con angeli in preghiera

Anno 2012: tappeto con Cristo Risorto

Anno 2013: tappeto con Madonna con le rose

Anno 2014: tappeto con Madonna di Porto Salvo

Anno 2015: angeli in adorazione di Maria SS.

Di  fronte all’altare di via Caduti senza Croce il prezioso tappeto realizzato dall’associazione Olimpia, che sarà sempre dedicato al caro Luigi Lombardo, rappresenta la misericordia del padre  e infine sotto l’altare il tenero tappeto realizzato dai bambini: il cuore in mano.

Un tappeto sempre ispirato alla misericordia davanti al Calvario ed infine i tappeti a  Monasterace Centro. Uno sul sagrato del Duomo e l’altro in piazza.

Altri tappeti verranno realizzati davanti ad alcuni altarini allestiti amorevolmente dai fedeli per festeggiare il passaggio della processione e la fede verso l’Eucarestia.

L’evento è reso possibile grazie alla generosità delle aziende florovivaistiche, dei cittadini, dei fedeli e dei soci della pro Loco “IL TEMPIO” che da diversi anni operano con spirito di dedizione e sacrificio trasformando la manifestazione in un momento di grande attrazione e forte coinvolgimento.

Senza il sostegno delle aziende florovivaistiche che operano sul nostro territorio: Sud Exotica S.r.l., Euroflor S.r.l.,La Margherita di Taverniti, Ortiflora di Candido, C.J.S.A.R. di Pileggi, Az. Agr. di Miriello, Az. Agr. De Luca G., che con grande generosità forniscono i fiori necessari,  la manifestazione non avrebbe potuto essere realizzata.

L’Oratorio Don Bosco ormai da anni affianca la Pro Loco nei diversi momenti dell’organizzazione: assemblaggio dei fogli per i bozzetti, speluccamento, infioritura. Numerosi i gruppi organizzati: dalle diverse associazioni ai tantissimi volontari di tutte le età  che ogni anno, puntualmente vogliono vivere il rito dell’Infiorata a Monasterace:  evento unico, atto di amore collettivo, rapporto speciale con fiori, colori, profumi, magia di ritrovarsi insieme.

Ai lavori parteciperanno anche gruppi di ragazzi immigrati provenienti dai Paesi africani, segno che questo evento vuole dare un messaggio concreto di integrazione e solidarietà.

Tutta la collettività è coinvolta: prima nella  raccolta dei fiori, poi nella fase dello speluccamento, infine nella “infioratura dei quadri” durante le  due “notti dei fiori”, fase che terminerà la domenica mattina quando i capolavori d’arte potranno essere ammirati nel loro splendore.

L’organizzazione dell’evento parte dalla progettazione dei bozzetti, le cui immagini  di arte sacra sono frutto di una rigorosa ricerca iconografica, segue la stampa su rotoli di carta da imballaggio  che verranno successivamente assemblati componendo i diversi quadri ( con  dimensioni che variano da 20 mq a    40 mq, per un totale di oltre 500 mq.)

Qualche giorno prima dell’infioritura dei quadri i soci della Pro Loco e i numerosi volontari sono impegnati nella raccolta dei fiori presso le aziende florovivaistiche del nostro territorio. Il  fiore utilizzato è  rigorosamente il crisantemo che ben si adatta alla tecnica del fiore intero, tecnica da noi  introdotta per la realizzazione dei tappeti. Segue la fase dello speluccamento presso l’Oratorio Don Bosco dove si raccolgono centinaia di persone: i fiori vengono staccati dal gambo e separati per tipologia e  colore.

Due giorni prima viene preparata  la colla utilizzando  il contenuto dei pacchetti per carta da parati sciogliendolo nell’acqua. Successivamente la colla liquida così preparata viene mescolata con il residuo di caffè pazientemente raccolto mesi prima dai bar per ottenere una morbida pasta che verrà inserita in una capiente tasca da pasticceria per  contornare i disegni ed evidenziare così i colori.

 

Da qualche anno la pro Loco “IL TEMPIO” sta utilizzando una tecnica mista: ai fiori (che non sempre si riesce  a reperire in quantità  essendo la produzione  legata a condizioni atmosferiche e ad attacchi parassitari ) si affiancano diversi  tipi di semi (orzo, riso, avena) che vengono colorati con flaconi di tempera con una particolare tecnica.

Nel pomeriggio di venerdì i disegni vengono posizionati sulle vie da infiorare secondo una simmetria prestabilita: ogni disegno è corredato di una scheda tecnica dove vengono riportati i colori da usare e di un kit con tutto il materiale necessario alla realizzazione del quadro.

La sera di venerdì si radunano i gruppi infioratori e si lavora per tutta la notte  proseguendo  la  notte successiva. Si preferisce lavorare di notte per evitare il caldo. Piano piano i disegni prendono forma con i colori dei petali, dei fiori e delle foglie come a comporre un mosaico naturale. Ai fiori vengono affiancati i semi variamente colorati sulla base di esigenze cromatiche del quadro.

Questa tecnica, che permette di curare meglio i dettagli,  crea  effetti di basso e alto-rilievo di  grande suggestione. Il tocco finale, che esalta la bellezza dei tappeti  rendendoli delle vere opere d’arte, è dato dalle bordure: i quadri vengono “incorniciati” con strisce di erbetta  da prato su zolla.

L’Infiorata a Monasterace non è solo folclore e turismo, ma una forma di cammino spirituale, omaggio collettivo di fede, strettamente collegata alla celebrazione Cristiana del Corpus Domini con la processione del S.S. Sacramento dove emerge chiaramente lo spirito religioso. L’aspetto di maggior rilievo di tale iniziativa è quello della sincera collaborazione tra centinaia di persone che per un certo periodo si trovano a lavorare insieme con spirito di sacrificio, altruismo e sincerità d’animo: è in questi momenti che Monasterace si riscopre comunità.
Per l’edizione 2016 la Presidenza della Regione Calabria, considerato il meritevole apprezzamento dello scopo culturale, artistico della manifestazione e in coerenza con le finalità istituzionali della Regione Calabria e con i principi di crescita sociale  e culturale della comunità calabrese, ha concesso il Patrocinio gratuito con l’autorizzazione all’utilizzo del logo istituzionale della Regione Calabria.

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