Si terrà il prossimo 25 gennaio 2018, l’udienza preliminare fissata davanti al Giudice Dott. Mario La Rosa che riguarda il medico ospedaliero G.F.P. verso il quale il Pm Vincenzo Toscano ha richiesto il rinvio a giudizio. Al medico si contesta il reato di omicidio colposo perché nella qualità di sanitario di turno che ebbe in cura Callipari Gianfranco nel corso del proprio accesso-ricovero presso il reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Locri , con delle condotte omissive e commissive , per colpa consistita in negligenza,imprudenza ed imperizia nonché inosservanza delle regole elaborate dalla scienza medica , ne cagionava la morte , verificatasi a causa del sopraggiungere di un “arresto cardio-respiratorio da anafilassi generalizzata”; in particolare dapprima somministrando ,per via endovenosa, una cefalosporina di III generazione (Ceftriaxone , nome commerciale FIDATO) , contrariamente a quanto peraltro consigliato dalle linee guida ministeriali – SNLG- poi omettendo di rilevare la presenza di segni e sintomi della consequenziale insufficienza cardio-respiratoria, in atto, determinava l’insorgere dello shock anafilattico in capo al paziente, senza successivamente porre in essere tutto quanto richiesto per salvargli la vita. Il medico sarà difeso dall’avvocato Francesco Febbraio del foro di Locri mentre i prossimi congiunti della vittima Callipari Gianfranco, saranno rappresentati e difesi dagli avvocati Giuseppe Strangio, Rocco Mollace ed Emanuele Procopio sempre del foro di Locri. Come si ricorderà, il 21 agosto del 2016 l’opinione pubblica fu scossa dalla morte improvvisa del 47enne di Bianco, padre di due bambine che nell’immediatezza del fatto venne trasferito al Pronto Soccorso dell’ospedale di Locri dove subì un intervento di ricollegamento dei tre tendini danneggiati a seguito di un incidente avvenuto tra le mura domestiche. La morte di Gianfranco Callipari colpì tutta comunità bianchese che ancora oggi , a dire la verità, si chiede come mai sia potuta accadere una simile disgrazia.
Antonio Tassone
