Organizzata dal Lions Club in collaborazione con il Centro di Diabetologia pediatrica dell’ Ospedale e la Sovrintendenza del Museo e Parco archeologico nazionale di Locri si è tenuto, presso il Museo di Locri, un interessante convegno indirizzato a celebrare la Giornata Mondiale del Diabete e al quale hanno anche partecipato alcuni bambini affetti dalla grave malattia e i loro genitori. E’ stata occasione per mettere a fuoco le problematiche connesse con il diabete in età pediatrica sia sotto l’aspetto medico che sotto quello sociale. I lavori introdotti dal dott. Francesco Mammi’ si sono aperti con il saluto del presidente del Lions club di Locri Giuseppe Macri’ ai quali hanno fatto seguito quelli della presidente di zona Silvana Porcella Fonti e della stessa Direttrice del Museo Rossella Agostino che, per l’occasione, ha fatto illuminare di blu – il colore simbolo della giornata mondiale del diabete – un vasto spiazzo del parco archeologico . Poi il dott. Mammi’ ha presentato la relatrice ufficiale dell’incontro, la dott.ssa Manuela Bruzzese che ha sviluppato una interessante relazione finalizzata a sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulla malattia diabetica in età pediatrica, una malattia cronica che in Italia interessa un gran numero di bambini e di ragazzi e che anche in Calabria, è in fase crescente . A parte l’aspetto medico la dott.ssa Bruzzese si è soffermata anche sulla delicata problematica sociale che si accompagna alla malattia sia tra le mura domestiche, in seno alla famiglia, che a scuola o nella comunità in genere. Una malattia- è stato precisato – che richiede grande impegno sia da parte di chi ne soffre che della sua famiglia ma anche da parte degli stessi operatori medici Si è parlato anche dell’importanza delle nuove tecnologie che hanno consentito grandi progressi che, oggi, consentono un trattamento ottimale della malattia, evitando spesso la comparsa di possibili temibili complicanze croniche. La dott.ssa Bruzzese ha poi messo particolarmente l’accento sul fatto che spesso a fare la differenza nella cura del diabete , è anche la capacità del paziente nel saper gestire la sua malattia anche per questo oggi al pediatra-diabetologo si chiede, nel prendersi cura di un paziente, di aiutarlo a comprendere la propria condizione e a ricercare in sé stesso le motivazioni necessarie per curarsi bene. Prima della conclusione sono intervenuti anche il Presidente AGD Locride Giuseppe Carbonaro, la dietista Angela Sanci e la signora Rosaria Dattilo, di Bovalino che ha portato la sua toccante esperienza di mamma di due ragazze diabetiche.

Aristide Bava

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