Nell’espressa qualità di presidente del Gal Alta Locride, affermo la mia più netta contrarietà rispetto alla proposta dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, di istituzione della cosiddetta “tassa di soggiorno”, ritenendo che la suddetta iniziativa manchi dei più legittimi presupposti di valorizzazione, per non dire di rilancio, del territorio, perché credo che sia questo, e soltanto questo, il modus operandi entro il quale si possa consentire di trovare spazio e giustificazione massima l’istituzione della gabella pensata dal governo della città di Reggio Calabria.

Da oltre tre anni lavoro quale massima rappresentanza del Gruppo di Azione Locale “Alta Locride”, per l’appunto, e conosco molto bene le criticità che questo territorio, e per esteso quello calabrese, esprime al punto da avermi indotto a ricandidarmi alla guida di quest’organismo proprio per continuare l’opera di consolidamento delle intraprese iniziative insieme ad un gruppo di validi collaboratori facenti parte del Consiglio di amministrazione e della stessa società consortile, un’opera che proprio di recente abbiamo inteso ancor di più avvalorare con la presentazione dei prodotti di filiera dello Stilaro, andatisi ad aggiungere ai prodotti di microfiliera, sempre nell’Alta Locride, andando dal bergamotto alla doc di Bivongi con il vino e poi considerando il grano saraceno, il mandorlo ed il miele; ora, pensando a quanto stiamo facendo per far sì che il territorio venga conosciuto ed apprezzato per le proprie eccellenze enogastronomiche, e poi analizzando l’avventata proposta di tassare un settore come il turismo che costituisce il volano di sviluppo non solo della provincia di Reggio Calabria ma dell’intero territorio regionale, beh, mi viene da dire che ancora una volta si sono sbagliati i tempi, i modi ed anche i contenuti, non è affatto così che si permette lo sviluppo di un’area geografica depressa socialmente e soprattutto economicamente, peraltro andando ad incrementare il sommerso e l’illegalità.

Peraltro, in una prospettiva molto vicina che è quella della città-area metropolitana con Reggio Calabria che si presenta quale faro-guida del territorio provinciale attuale, che quindi nasce sotto una cattiva stella soprattutto perché, ancora una volta, spiace dirlo, non tiene affatto conto di tutte le parti in causa ma viene deciso nella più classica “stanza dei bottoni” e senza che ve ne sia una reale fondatezza sotto ogni profilo considerato, è fondamentale incontrarsi, discutere e poi prendere delle decisioni definitive, utili per tutti e non per pochi.

Il presidente del Gal “Alta Locride” – Enzo MINERVINO

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