Aristide Bava
SIDERNO – Sit-in dei sindaci della Locride lungo la statale 106 all’altezza dell’imbocco della strada che conduce all’impianto di trattamento dei rifiuti di Contrada San Leo per protestare sullo stato di criticità igienico-sanitaria derivante dal mancato conferimento della frazione organica e dalla frazione tal quale dei rifiuti solido urbani. Il tutto mentre c’era un continuo via vai dei mezzi della spazzatura per raggiungere l’impianto. L’obiettivo principale rimane quello di rappresentare alla Città Metropolitana e alla Regione Calabria lo stato di straordinaria criticità che si sta manifestando sul territorio della Locride ( erano presenti i rappresentanti di tutti i Comuni) a causa delle limitazioni in atto dei conferimenti della frazione organica del rifiuto raccolto porta a porta presso l’impianto di Siderno. Anche perchè il mancato ritiro dei rifiuti, protratto per giorni, considerate le alte temperature e l’altissima presenza di turisti nei vari Comuni della Locride , sta generando situazioni di vera e propria emergenza igienico-sanitaria che, se non immediatamente affrontate e risolte,- hanno anticipato i sindaci – porteranno necessariamente alla assunzione di ordinanze contingibili ed urgenti che limitano lo svolgimento delle attività ricettive in piena stagione estiva. ” Non possiamo accettare più, specie in questo momento – ha detto il Presidente del Comitato dei sindaci Giuseppe Campisi nel corso di una improvvisata conferenza stampa tenutasi lungo la SS.-106 con la strada appositamente bloccata – , che difficoltà di conferimento ampiamente conosciute dai competenti organi della Città Metropolitana e della Regione Calabria, si traducano in un divieto per i Comuni di raccogliere la frazione organica presso le utenze domestiche e commerciali. Non è più accettabile, -ha aggiunto- , che difficoltà a valle del sistema di raccolta e trattamento possano essere risolte imponendo a monte la cessazione delle attività ordinarie per il mantenimento non solo di appropriati livelli di decoro urbano che i turisti certamente non apprezzano quanto ormai di adeguati livelli di igiene urbana soprattutto in considerazione del particolare momento dovuto alla emergenza Covid..” Nella sostanza i sindaci chiedono alla Città Metropolitana di Reggio Calabria e alla Regione Calabria di ricercare nell’immediato soluzioni idonee a superare le criticità già manifestate e che, a loro avviso, aumenteranno nei prossimi giorni preavvisando che in caso contrario non esiteranno ad assumere ogni iniziativa utile a tutelare l’ igiene pubblica ivi compresa la possibilità di emanare ordinanze contingibili ed urgenti. Al presidente del comitato Giuseppe Campisi è stato poi chiesto specificatamente il perchè non si riesce a realizzare sul territorio una necessaria discarichi di servizio che risolverebbe il problema. ” Il compito di individuare il sito per realizzare la discarica – ha detto- è della città Metropolitana. C’è un commissario nominato dalla Regione a cui spoetta questo compito. Lo faccia con i giusti criteri e lo comunichi ai sindaci. Come primi cittadini, ci possiamo impegnare a far rispettare la decisione ma non possiamo, per evidenti motivi, essere noi a scegliere il sito giusto.”. Anche la presidente dell’ Assemblea Caterina Belcastro, chiamata in causa, ha ribadito che ” Il ciclo integrato dei rifiuti è un servizio fondamentale che non può avere assetto emergenziale. Viviamo,adesso, un periodo particolare con le popolazioni raddoppiate e noi dobbiamo far vedere ai turisti le bellezze dei nostri territori e non già le varie discariche che si creano a causa di questo stato di necessità in tutti i nostri paesi. E’ il momento di dire veramente basta.”. La manifestazione, volutamente, è durata meno di un’ora per evitare intralci alla circolazione ma i sindaci questa volta, vista la gravità della situazione, sembrano orientati a non demordere.