Parola d’ordine: programmazione. E’ quella che si sono ripetuti più volte ieri sera i sindaci della Locride, riuniti in assemblea a Siderno per discutere del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza preparato dall’Italia per rilanciare l’economia dopo la pandemia al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese, in vista dell’emanazione delle linee guida che devono essere approvate dalla Regione.

«Ancora non sappiamo effettivamente quanti soldi arriveranno – ha ammesso il presidente del comitato dei sindaci Giuseppe Campisi – dobbiamo essere pronti a far valere la nostra forza. Se non siamo pronti a farci sentire il rischio è che questi fondi vengano spesi in zone diverse dalla Locride. Per questo occorre organizzare una cabina di regia ad hoc sul tema».

Gli amministratori locali lo sanno bene, si tratta di un’occasione da non perdere, una di quelle che, come quel famoso treno, passa una volta sola nella vita. «E’ un’opportunità da cogliere in fretta – ha affermato il presidente dell’associazione dei comuni della Locride Caterina Belcastro – i sindaci devono essere all’altezza di questa sfida. Abbiamo consegnato una relazione ai segretari generali della triade sindacale la scorsa estate. E’ necessario programmare le risorse e decidere le priorità del comprensorio, su tutte la sanità e le infrastrutture e instaurare un rapporto sinergico con la Regione».

A fare il suo debutto in assemblea la padrona di casa Mariateresa Fragomeni, neo eletto sindaco di Siderno, il quale ha invocato un cambio di passo dell’organismo rappresentativo locale. «L’assemblea è un organismo importante però necessita di una svolta in termini organizzativi e in termini di iniziative – ha rimarcato – Abbiamo una sfida difficile ma importante. Il 2026 è dietro l’angolo. Tutta la spesa da programmare non è a fondo perduto, va progettata e rendicontata bene altrimenti – ha concluso – non riusciremo a portare a casa nessun risultato».

Ilario Balì- ilreggino.it