Quindici condanne per quasi 150 anni di carcere, oltre venti assoluzioni e anche qualche prescrizione. Sono questi i numeri della sentenza emessa dal Tribunale di Locri, presieduto dal giudice Alfredo Sicuro con a latere Adriana Cosenza e Maria Teresa Gerace, del maxi processo scaturito dall’inchiesta “Saggezza”. Dopo due giorni di camera di consiglio il Tribunale, pur disponendo delle assoluzioni “eccellenti” ha in buona sostanza avvalorato l’impianto accusatorio avanzato dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri e dal pm antimafia Antonio De Bernardo che lo scorso 11 settembre aveva invocato 400 anni di carcere nei confronti delle 43 persone alla sbarra. 3 erano le assoluzioni richieste mentre le richieste di condanna oscillavano dai 4 anni e 6 mesi di detenzione ai 26 anni. Dure anche le condanne emesse dal Tribunale come quella disposta per Nicola Romano, punito con 20 anni e 10 mesi di carcere ritenuto uno dei principali esponenti della “Corona” ossia una struttura organizzativa all’interno della ‘ndrangheta, mai emersa in precedenza, che racchiuderebbe al suo interno i membri dei “locali” di Antonimina, Ardore, Canolo, Ciminà e Cirella di Platì. Condanne durissime anche per gli altri presunti appartenenti alla “Corona” ossia e Nicola Nesci a cui sono stati inflitti 15 anni di carcere, Giuseppe Raso condannato a 19 anni e Giuseppe Varacalli punito con 14 anni di detenzione. Durissima anche la condanna a 15 anni di carcere disposta per Rosario Barbaro e quella a 10 anni per Antonio Spagnolo. Fra le assoluzioni invece, spicca quella di Giuseppe Fabiano, per cui la Procura aveva chiesto 18 anni di reclusione. Fabiano era difeso dall’avvocato Marco Tullio Martino, coadiuvato dal dottor Alessandro Bavaro,e dall’avvocato Giuseppe Iemma. Stabilito inoltre il risarcimento per la Regione Calabria, la Provincia reggina, l’Afor, nonché i comuni di Gerace, Serra San Bruno, Ciminà,Platì, Canolo, Careri, Ardore e Portigliola e Antonimina. Proprio questo comune sarebbe il punto partenza della “Corona”, ma ci sarebbero anche Canolo, Ciminà, Gerace, Portigliola, Ardore e Cirella di Platì.

Di seguito le condanne e le assoluzioni disposte dal Tribunale di Locri.

Giuseppe Aquino assolto

Rosario Barbaro 15 anni di reclusione

Bruno Bova 10 anni di reclusione

Giuseppe Cataldo non doversi procedere per intervenuta prescrizione

Marcello Cirillo assolto

Domenico Condelli assolto

lario D’Agostino assolto

Giuseppe Fabiano assolto

Pierino Fazzari 4 anni e 6 mesi di reclusione

Teresa Fazzari assolta

Vincenzo Fazzari 4 anni e 6 mesi di reclusione

Maria Filippone assolta

Salvatore Fragomeni 10 anni e 6 mesi di reclusione

Ilario Gargiulo non doversi procedere per intervenuta prescrizione

Filippo Gironda non doversi procedere per intervenuta prescrizione

Franco Iantorno assolto

Antonio Longo assolto

Antonio Marvelli prescritto

Teresa Monteleone assolto

Giuseppe Murdaca assolto

Antonio Napoli assolto

Nicola Nesci 15 anni di reclusione

Antonio Pasquale Pelle assolto

Massimo Pelle assolto

Giancarlo Polifroni assolto

Bruno Polito assolto

Carmine Pollifroni non doversi procedere per intervenuta prescrizione

Rocco Pollifroni 10 anni di reclusione

Giuseppe Raso 19 anni di reclusione

Amalia Romano 2 anni di reclusione

Giuseppe Romano assolto

Maria Romano 2 anni di reclusione

Nicola Romano 20 anni e 10 mesi di reclusione

Fabio Salvini assolto

Marco Salvini un anno e tre mesi di reclusione

Giuseppe Siciliano assolto

Massimo Siciliano 12 anni e 2 mesi di reclusione

Antonio Spagnolo 10 anni di reclusione

Bruno Cosimo Damiano Vallelonga assolto

Arturo Varacalli assolto

Giuseppe Varacalli 14 anni di reclusione

Bruno Zaffino assolto

Francesco Zangara assolto

Fonte: Angela Panzera www.strill.it

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