Si è conclusa nella tarda serata di ieri presso il Tribunale di Locri la discussione del maxi processo Metropolis, discussione che vedrà ufficializzare una decisione solo nel prossimo fine settimana. Nel processo entrambi i sostituti procuratori hanno concluso chiedendo un totale di 140 anni di carcere per i 23 accusati, 2 assoluzioni e il riconoscimento della responsabilità da illecito amministrativo per 4 persone giuridiche, che rischiano comunque una pesante multa, un sequestro di beni e confisca di terreni.
I reati contestati a vario titolo vanno dall’intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali, all’associazione per delinquere di stampo mafioso. Secondo l’accusa dietro questo enorme processo, e secondo le indagini portate avanti dalla Dda reggina, dietro tutto questo ci sono le famiglie degli Aquino di Marina di Gioiosa e i Morabito di Africo, entrambe le famiglie avrebbero agito illecitamente attraverso società intestate in maniera fittizia, e sarebbero le autrici dei rilevanti investimenti nel settore immobiliare turistico residenziale della ionica.
Il caso METROPOLIS è stato, ed è tutt’ora un caso internazionale, infatti lo sviluppo delle indagini ha consentito di ricostruire i ramificati investimenti nel settore turistico da parte di soggetti calabresi e spagnoli, ma anche di altri stranieri, che erano a loro volta in affari con esponenti di vertici della ‘ndrangheta della Jonica, i quali poi sono risultati essere i veri promotori dell’incredibile giro d’affari. I clan di Morabito e Aquino con la forza dell’intimidazione mafiosa si erano garantiti decine di importanti complessi residenziali sul mare, nelle zone turistiche più belle della Calabria.
Adesso per la decisione definitiva di accuse e anni di galera bisognerà aspettare il prossimo fine settimana.
Carlotta Tomaselli
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