Totale ed incondizionata solidarietà al capogruppo Antonio Cavo ed all’intero gruppo di minoranza impegno e trasparenza-pd, che nel corso di questa consiliatura ha operato con competenza ed abnegazione nell’ambito del proprio ruolo di opposizione, con l’obiettivo non solo e non tanto finalizzato a controllare e monitorare gli atti amministrativi della maggioranza consiliare (compito precipuo di ogni minoranza), quanto a collaborare al servizio della collettività, ed esclusivamente nell’interesse di questa.

E proprio nell’ambito di questo suo ruolo che – ahimè – si è permesso, esercitando quella critica, consentita ad ogni cittadino a maggior ragione ad un gruppo consiliare nell’ambito del proprio compito istituzionale, di rilevare l’inopportuna scelta del Sindaco di Locri di mettere una taglia per stimolare la cittadinanza a collaborare e fornire indizi per la “cattura” dei writer.

Ma, evidentemente per il Sindaco il diritto di critica si trasforma in lesa maestà: la reazione scomposta, caratteristica del suo agire ogni qualvolta non ci si uniformi al suo pensiero, contenuta in un documento intriso di invidia politica e di addebiti infondati ne denota lo spessore politico.

È stata proprio la maggioranza, silente, a perdere la faccia per le gravi ed offensive dichiarazioni contenute nel documento pubblicato e sottoscritto dal sindaco, non certo la minoranza che ha esercitato i propri diritti con assoluta autonomia e senza alcuna fantomatica regia (che si abbia almeno il coraggio di dire chi si celerebbe dietro ogni nefandezza che ha colpito la nostra città negli ultimi trent’anni, senza essere generici con fantomatiche allusioni a consensi deviati, ma chiedendo l’intervento della procure e delle autorità competenti segnalando illeciti, irregolarità e connivenze che sono a sua conoscenza), non per ritagliarsi un ruolo e/o costruirsi una carriera politica, non aspirando né all’uno né all’altra, ma per servire la propria città nel rispetto della legalità di fatto e non di parole.

Chi ha mancato di rispetto alle vittime innocenti delle mafie, all’organizzatore del più grande evento verificatosi a Locri ed al suo ideatore Don Luigi Ciotti, a S.E. il Vescovo che ha voluto con lungimiranza questa manifestazione a Locri, evidentemente non è stato il gruppo di minoranza, ma chi strenuamente e senza successo cerca di ritagliarsi quella visibilità positiva che non ha avuto e che la sua azione politica non è riuscita a conquistare.

 

Per LocRinasce

Il Coordinatore                 Il Presidente

Roberto Filippone              Raffaele ferraro