Si è tenuta, nell’ auditorium dei Licei “G.Mazzini”, nella mattinata del 27 gennaio, l’annuale ricorrenza del giorno della memoria. Ed è in questo giorno, 71 lunghi anni dopo quell’incredibile orrore, che il Dirigente scolastico  G. Loprete , dopo i saluti ha voluto parlare di questa importante giornata, sottolineando la gravità dell’evento e l’importanza di non dimenticare mai l’accaduto,ha più volte invitato gli alunni alla riflessione perché, oggi più che mai, parole come “razzismo” e “libertà negata” vengono vissute nella società odierna. Sensibilizzare le masse diviene quindi la priorità che la civiltà oggi giorno deve realizzare. Di tutto ciò bisogna parlare, urlare..

Alla commemorazione, come ha scritto Ilaria Scarfò, alunna della quinta classe, sezione C,  hanno preso parte l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Locri dott.ssa Anna Sofia e le delegazioni dell’ IPSIA di Siderno e del Liceo Classico di Locri. Lo spettacolo si è aperto con la proiezione di un cortometraggio, con alcune citazioni di Primo Levi ed immagini toccanti, di bambini senza sorrisi, martiri di quelle atrocità demoniache. A seguire c’è stata l’esibizione del coro del Mazzini , magistralmente diretto dalla prof.ssa Annamaria Pizzati, sulle note della canzone Auschwitz di Francesco Guccini. I ragazzi del Mazzini si sono dimostrati interessati a far vedere la loro sensibilità riguardo alla Shoah; alcuni hanno spiegato cosa fosse successo ai 6 milioni di ebrei; altri hanno parlato delle storie di alcuni “eroi” che sono morti nei campi di concentramento come per esempio la storia diIlse Weber,illustratrice di libri per bambini che sceglie di andare volontariamente nei campi di concentramento per curare i bambini malati, e il coro del Mazzini ha interpretato, emozionando i presenti la famosa ninna nannaWiegala; altri hanno letto alcune pagine tratte dal Diario di Anna Frank , altri ancora hanno recitato la famosa poesia “Un paio di scarpette rosse” di Joyce Lussu accompagnati da una coreografia fatta di cartelloni che  riportavano le parole: conosco, ricordo, cambio.A completare tale commemorazione è stato proiettato un cortometraggio realizzato con la collaborazione di docenti e alunni dei Licei Mazzini all’interno della scuola  che aveva l’intento di onorare anche le vittime calabresi.

Ma il momento più toccante della giornata è stato quando, prima di passare alla visione del film “Storia di una ladra di libri”tratto dall’omonimo libro di Markus Zusak, uno scrittore australiano, il pubblico ha accompagnato il coro del Mazzini cantando That beautiful way, colonna sonora del film La vita è bella. Un momento che ha evidenziato i sentimenti di fratellanza, di rispetto per la dignità umana e di amore verso il prossimo, lontani anni luce da quelli che popolavano la Germania di quel tempo. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”; queste le parole del famoso scrittore Primo Levi che ha vissuto in prima persona tali atrocità. Infatti il dolore che i 6 miliardi di essere umani hanno provato nei campi di sterminio non può essere capito, non ha eguali e scopo delle generazioni future è proprio quello di far sì che quanto successo non si ripeta mai più!

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