Non ci sono colpevoli per la morte della piccola Sara Sarti. Un finale da molti prospettato ma che è stato scritto ieri dal tribunale di Locri che ha, infatti, assolto i due medici del pronto soccorso del locale ospedale, Antonio Muscari e Vincenzo Speranza, imputati nel processo per la morte della bambina di 4 anni, avvenuta il 23 agosto 2009. Nel corso del processo anche il pubblico ministero Federica Riolino aveva chiesto l’assoluzione dei due imputati accusati di omicidio colposo. Muscari è stato assolto per non aver commesso il fatto, mentre Speranza perché il fatto non sussiste. Il 27 maggio 2014 il giudice per le udienze preliminari, al termine del processo con rito abbreviato, aveva assolto perché il fatto non sussiste anche Maria Teresa Sabatino, la pediatra dello stesso nosocomio che il giorno prima della morte visitò Sara Sarti.
La bambina di Vecchiano di Pisa, in vacanza a Casignana dai nonni materni, a causa di dolori addominali, fu portata in ospedale. Venne dimessa, il giorno dopo, tuttavia, la piccola morì a causa di una rara miocardite virale che, stando a quanto constatato, neppure i normali esami avrebbero potuto rivelare.  Ad oggi all’esito del dibattimento e delle perizie medico-legali disposte in sede preliminare non sarebbero emerse, pertante, responsebilità penali dei due medici del pronto soccorso, in servizio quella sera del 23 agosto di quasi sei anni fa, che effettuarono la prima visita sulla bambina disponendo la visita specialistica nel reparto di pediatria che fu eseguita da Maria Teresa Sabatino. A 5 anni e 7 mesi dalla tragedia, ai genitori Alessandro a Caterina l’inchiesta ha consegnato una verità giudiziaria: non ci sono state negligenze nelle visite di emergenza e nella valutazione clinica della piccina. La madre di Sara ha dichiarato di essere delusa: “Speravo che almeno il giudice conducesse il procedimento in un altro modo. Aspetteremo le motivazioni e poi valuteremo il ricorso con il nostro avvocato. È un esito doloroso e sconfortante. Spero solo che ci sia una giustizia divina che intervenga dove è mancata quella terrena. È l’unica consolazione che ho per andare avanti” ha commentato a caldo.
ALESSANDRA BEVILACQUA8080news