Tanto per chiarire, senza offesa, alcune cose in vista delle elezioni comunali.
Una analisi fatta qualche giorno addietro da un amico giornalista su un quotidiano locale, segnalava la attenzione su un mio ,e di altri amici, possibile coinvolgimento alle prossime elezioni del maggio 2023. Il dato evidenziava solo ed esclusivamente due punti: il possibile rientro nell’agone politica locale dopo dieci anni di penitenza e di resistenza rispetto ad ipotesi (legittimamente avanzate dalla magistratura) concluse con ampia assoluzione senza residui dubbi,e l’altro dato di analisi era relativo ai cittadini a cui mi rivolgo e mi onoro di rappresentare,i più bisognosi e gli esclusi.

Non si parlava o paventava altro,in modo particolare di possibili alleanze.La prima, prevedibile occasione di reazione, giungeva da alcuni “amici, portatori complessivamente di 3 voti su scala mondiale” della area del centrosinistra che si premuravano di incontrare uno dei 12 amici a me politicamente ed umanamente legati,per chiarire che va presentata una lista,ma Pino ed altri due ex amministratori -uno di dieci e l’altro di ventiquattro anni più grandi di me- non dovevano fare parte in prima persona, della lista.

Premetto che, se come credo e spero ,uno dei candidati a sindaco sarà il mio più longevo compagno di infanzia e di vita,io non esiterò a sostenerlo ed eventualmente ad affiancarlo con più candidati,ma volevo tranquillizzare i perenni sabotatori delle capacità e potenzialità altrui, che essendo impegnato come difensore in alcuni importanti processi,non ho alcuna intenzione (allo stato) di candidarmi a niente. Il talento e la statura politica ed personale la stabilisce il botteghino elettorale, non quattro scappati di casa che per sentirsi all’altezza di una competizione amministrativa ,vorrebbero preparare le liste di proscrizione.

Pino Mammoliti