Marco Lo Bianco è un giudice del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria e ha un sogno: strappare i ragazzi alla ‘ndrangheta. Giorno dopo giorno ha visto sedere nella stessa aula di tribunale i figli delle più importanti famiglie mafiose della provincia. E ha capito una cosa: la ‘ndrangheta non si sceglie, si eredita. Quando incontra Domenico, ultimo componente di una cosca di cui anni prima ha arrestato il fratello, decide che è arrivato il momento di dire basta. Inizia una strada difficile che costringerà tutti ad abbandonare le proprie certezze. Lo Bianco e i suoi assistenti si confronteranno con i codici e i sentimenti di quelle famiglie che hanno considerato sempre e solo come cosche criminali. I più giovani, Domenico e Teresa, impareranno che esiste una famiglia allargata, rappresentata dallo Stato e dalla Comunità civile, pronta ad aiutarti a realizzare un futuro diverso, in cui poter essere, finalmente, liberi di scegliere. Il sogno del giudice dei minori Lo Bianco è quello di strappare i ragazzi alla  ndrangheta. Le famiglie si assicurano il potere sul territorio grazie alla continuità generazionale, costringendo i figli a fare il mestiere dei padri. Ed è così che quando si ritrova davanti anche Domenico, l’ultimo componente della potente famiglia Tripodi, con una scelta che non ha precedenti, Lo Bianco dispone l’allontanamento del ragazzo dalla Calabria e il decadimento della responsabilità genitoriale sia per il padre latitante, che per la madre. Una storia che racconta uno spaccato di vita vera, quella che vede intrecciarsi le storie delle giovani leve della ‘ndrangheta a quella degli uomini di Stato che tendono loro la mano per aiutarli a realizzare un futuro diverso da quello criminale scritto nel Dna delle loro famiglie. Perché se l’ndrangheta non si sceglie, ma si eredita, allora la Giustizia per essere efficace deve riuscire a spezzare le catene che spingono i figli a emulare i padri e seguire le loro orme. “Liberi di scegliere” è un film tv che narra attraverso la storia di Domenico e Teresa, giovanissimi eredi di una cosca malavitosa finiti a processo, e quella del giudice Lo Bianco chiamato a decidere del loro futuro, come sia difficile, ma necessario, spezzare i vincoli di appartenenza alle “famiglie” e riconsegnare a quei ragazzi, altrimenti predestinati al crimine, i loro sogni e soprattutto la sacrosanta libertà di scegliere una vita diversa. Il film, ispirandosi all’iniziativa del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, in prima linea dal 2012 nell’adozione di provvedimenti civili che prevedono in questi casi la decadenza o la limitazione della responsabilità genitoriale, racconta un percorso alternativo al carcere che ha l’obiettivo di fornire a quest giovani la possibilità di una crescita sociale e culturale in luoghi e contesti lontani da quelli di provenienza. Una strada difficile e dolorosa da accettare soprattutto per le madri delle ‘ndrine con il cuore spesso stretto tra due fuochi, diviso tra la consapevolezza della necessità dell’allontanamento dei figli da casa e l’ancestrale amore materno che li vorrebbe invece sempre vicini a loro. Una produzione Rai Fiction – Bibi Film Tv, prodotta da Angelo Barbagallo per la regia di Giacomo Campiotti, con Alessandro Preziosi, Nicole Grimaudo, Carmine Buschini e con la partecipazione di Francesco Colella. “Liberi di scegliere” è scritto da Monica Zapelli – sceneggiatrice e scrittrice, autrice tra gli altri de “I cento passi” (2000, regia di Marco Tullio Giordana) e “Lea” (2015, regia di Marco Tullio Giordana) – e da Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, giovani sceneggiatori formatisi al Master Rai di scrittura seriale di fiction.

u.s.rai