Caro Tito, tra coloro che hanno contribuito alla ricostruzione post-bellica dell’Italia, questa volta ti voglio presentare una donna davvero eccezionale, di quelle che è raro incontrare sia per stile e classe, sia per curriculum e, in particolare, per grande spirito creativo ed altruistico. Per gentilezza, soprattutto, e bontà. Questa donna fuori dall’ordinario si chiama Marilena Ciravegna. E’ nata nel 1939 a Torino dove è vissuta ed ha insegnato. Moglie, madre, nonna e bisnonna, educatrice e poi sindaco, ha sempre continuato a coltivare i suoi interessi civili ed artistici, specialmente l’altruismo, la teologia, la docenza, il patriottismo, la musica classica, la pittura ed anche la scrittura come narrativa (pubblica) e poesia (privatissima).
1 – PREMIO DEL NOME ITALIA
Caro Tito, mi sembra assai significativo trascriverti il dialogo intercorso tra me e la professoressa Ciravegna, allorché (alle ore 18.42 di lunedì 14 aprile 2025, via whatsapp) Le ho proposto di accettare il PREMIO DEL NOME ITALIA che, in prima edizione, verrà assegnato a persone che hanno amato e continuano ad amare, portato avanti e valorizzato il NOME ITALIA. Tale riconoscimento verrà consegnato sabato 21 giugno 2025 durante la terza edizione della FESTA DEL NOME ITALIA abbinata al PREMIO CALABRIA PRIMA ITALIA destinato a coloro che studiano, lavorano e diffondono la storia e i valori della PRIMA ITALIA la quale, nata in Calabria 3500 anni fa circa, si è espressa molti secoli dopo pure a Corfinio (L’Aquila) dove è stata trovata (per la prima volta) una moneta ivi coniata con il nome ITALIA durante la guerra sociale dei popoli italici contro Roma (attorno al 90 avanti Cristo).
Così mi ha risposto la signora Ciravegna: << Questa proposta mi giunge tanto eccezionale che ho bisogno di metabolizzarla con un po’ di tempo. Ti risponderò. >>. Il giorno dopo (martedì 15 aprile alle ore 11.29) mi giunge il seguente messaggio: << Caro Mimmo, ho riflettuto sulla tua proposta che ha toccato corde molto sensibili della mia italianità. Mi sono sentita davvero commossa della tua intenzione di inserirmi nella lista dei premiati nella Festa del Nome d’Italia. Devo precisarti che se per il mio sentimento volerei da voi con gioia, tuttavia i condizionamenti dell’età mi impediscono di fare questo viaggio. Verrei con tutto l’entusiasmo ma non sono più in grado di allontanarmi da casa. Infatti ormai vivo con mia Figlia. Se questa iniziativa mi può comunque inserire in questa lista, per me sarebbe il compimento finale di una vita vissuta per l’Italia. Ho il cuore tricolore e ne sarei onoratissima. Caro Mimmo, tutto quello che mi proponi è per me, immeritatamente, un onore immenso. Grazie! >>.
2 – HO IL CUORE TRICOLORE
Questa frase << HO IL CUORE TRICOLORE >> mi ha toccato particolarmente. E mi ha emozionato. Così come mi hanno emozionato tutte le iniziative che ha prodotto la nostra Marilena. Ma, soprattutto, mi ha emozionato sapere con quanto e quale slancio e generosità ha vissuto nella sua vita attiva … da italiana, da moglie, da madre, da docente, da sindaca, da scrittrice e da pittrice … Il suo grande amore per l’Italia l’ha portata a far parte dell’Associazione Nazionali Alpini (ANA). Con tale Associazione ha partecipato finora a tutti i RADUNI annuali, sfilando con il gruppo di Aqui Terme (provincia di Alessandria). E, ne sono sicuro, sfilerà ancora con grande amore. Come sempre.
Infatti, così ancora mi scrive Marilena: << Come Sindaco, ma anche come Alpina nell’intimo, ho partecipato sempre a tutte le Adunate, sfilando con i Sindaci della mia zona. Per me, questo è sempre stato un altro modo di amare l’Italia e di servirLa. Sono stata un Sindaco-Alpino e questo è un mio grande vanto. Senza cedimenti, senza ripensamenti e senza distrazioni. Con gli Alpini, sempre Viva l’Italia! >>. Mi commuove davvero tanto questo vivissimo senso dell’Italia, di incrollabile appartenenza, di grande orgoglio, di italianità vera e convinta. Magari buona parte almeno della popolazione avesse questo spirito! … L’Italia sarebbe cento volte migliore di quella che è già, pur con tutti i difetti congeniti e importati. Cerchiamo di continuare a conoscere meglio questa donna davvero straordinaria. Ecco, al seguente paragrafo 3, quanto mi ha ancora scritto.
3 – CONOSCIAMO MEGLIO MARILENA CIRAVEGNA …
Caro Mimmo, ti sono davvero grata e riconoscente! Come mi hai richiesto, ti scrivo la storia curricolare di una certa Marilena Ciravegna, Sindaco per vocazione e scrittrice per caso! Da dove cominciare?… La sua non è stata certamente una vita noiosa. E’ nata a Torino nel 1939. Ha vissuto la guerra con gli occhi di una bambina spaventata dai bombardamenti di cui le sono rimasti impressi molti momenti tragici. Una sua novella lo racconta (“Era Natale!”). Ha studiato fino al diploma magistrale e a quel tempo si è innamorata di un giovane che diventò suo marito. Ha avuto due figli che l’hanno resa nonna 4 volte e ora è bisnonna di altri 3 fanciulli. Ai tempi la sua religiosità era molto debole e superficiale ma sui quarant’anni la vita l’ha condotta a una conversione che l’ha spinta a laurearsi in Teologia. Ebbene sì! E’ proprio Dottore in Teologia!
E’ stata attiva nell’Oratorio della Parrocchia di San Paolo Apostolo a Torino in Via Giuseppe Machierone. Qui ha retto per diversi anni il Gruppo Giovanile “La Carovana” con il suo giornalino omonimo e ancora qui, nel 1981, ha organizzato un Presepe Vivente con quasi 200 figuranti, bue e asinello vivi.
Ci fu la ripresa televisiva per il telegiornale della sera di Natale su Rai 3. Nel frattempo era entrata nell’insegnamento all’Istituto d’Arte Passoni Moda e Costume di Torino fino all’età della pensione. Ha sempre continuato a coltivare i suoi interessi artistici, in particolare la musica classica e la pittura.
Con i suoi quadri ha preso parte a diverse esposizioni collettive a Torino e in vari paesi limitrofi.
Per lunghi periodi ha partecipato anche a tutte le fiere e le esposizioni della provincia nei panni del costume di “Nonna Favella” che nel suo piccolo stand di impronta medievale si presentava a raccontare novelle, storie, fiabe, favole ai piccoli visitatori e anche agli adulti con il cuore ancora bambino.
Dopo che il suo amatissimo Compagno di Vita e di Avventure ha lasciato questo mondo, lei si è ritirata nel paese di Maranzana (in provincia di Asti) dove nel 2014 è stata eletta Sindaco per la prima volta e rieletta poi per la seconda volta nel 2019. Per anni ha tenuto conferenze nella Università della Terza Età dei paesi di Alice Bel Colle, Calamandrana, Incisa Scapaccino, Nizza Monferrato, Montegrosso.
A Maranzana, insieme a Rosalba Boccaccio (signora Consigliere in Comune e poi Assessore nel secondo mandato) ha pensato di popolare le vie del paese con abitanti di pezza che qui vengono chiamati “Babàci” e che tutti gli anni vengono ancora esposti da aprile a settembre.
Non sono posizionati a caso ma in luoghi dove una volta si riuniva la comunità: la sala da ballo, l’ambulatorio, la panetteria, la Cantina Sociale … e poi molti sono personaggi di chi ha lasciato un ricordo e che vengono resi ancora presenti come “Babàcio”.
Questo nome è una parola dialettale in uso a Maranzana. Significa “pupazzo” nel senso e nel significato di produrre, con umorismo e ironia ma senza dileggio, momenti e persone nei luoghi del passato e della tradizione che vivono ancora nei ricordi della gente.
A tutt’oggi sono più di 150 quelli esposti e animano gli angoli del paese da aprile a settembre, accogliendo simpaticamente i visitatori che, sempre molto più numerosi, vengono invitati a conoscerli con una bella passeggiata per le vie di Maranzana, facendo tappa nelle varie postazioni. Negli ultimi due anni, Rai Uno e Rai Tre hanno registrato e mandato in onda diversi servizi su questa iniziativa. Non soltanto, ma i Babàci sono stati invitati a partecipare a diverse esposizioni artistiche pubbliche come “opere d’arte dell’ingegno artigianale”.
Marilena ha sempre dipinto tutte le teste, più di trecento, considerate le sostituzioni necessarie. Nel frattempo, Marilena scriveva! Scriveva romanzi! Infatti, la Casa Editrice Reverdito di Trento ha mandato in stampa finora 7 suoi romanzi.
Eccoli in ordine di anno di pubblicazione: IUCCIA? – L’infelicità ha radici antiche (2018); ABLA – Non sempre il buio è nero (2019); SESTIGLIA – Il passato non cancella i suoi segreti (2020); DARLENA – La vita è un tiro di dati (2021); RESBANIA – Donna del 3001 (2021); MELISCA – Lo spettacolo della vita è in scena (2022); VIRGENIA – La libertà costa cara (2023). Ed è del novembre 2023 pure l’opuscolo che accoglie la novella di Natale “Il Gatto con la coda dritta”.
4 – LE DONNE DI MARILENA E LE NOVELLE
Come scrittrice, Marilena Cirivegna ha concentrato la narrazione dei suoi libri esclusivamente sulle donne. Storie di donne che hanno vissuto dagli anni 40 in poi del secolo scorso ed hanno caratterizzato tale periodo con la loro emancipazione, il loro alacre lavoro, a volte con il loro eroismo. Donne protagoniste dei nostri tempi. Un mosaico di vicende al femminile. Le donne di questi romanzi lottano per fare scelte vitali, guidate dalla volontà, non dal caso o dal destino! Sono di epoche diverse. Diverse per età e diverse per ambiente esistenziale, ma sempre accomunate da una accurata e precisa indagine psicologica. Marilena è una donna e, quindi, conosce le donne nelle loro ineguagliabili sfaccettature e problematiche. Ognuna di esse ha nella propria vita un “Uomo” che diventa centrale per raggiungere l’equilibrio che esse cercano. Gli Uomini sono il punto focale che interpella e caratterizza le svolte a cui le Donne di Marilena devono dare risposte. L’andamento di queste storie è strettamente legato alla interiorità femminile in quanto realmente “donna” con la sua psicologia. Avvincenti e interessanti, sono ricche di colpi di scena le vicende appassionanti ed emozionanti di ogni pagina. Tutte le copertine dei suoi libri sono opera del bravissimo grafico Paolo Micheli, che raffigura la protagonista sempre di spalle e sullo sfondo il punto centrale della vicenda.
Oltre ai romanzi che – come abbiamo appena visto – hanno al centro storie di donne, Marilena ha scritto numerose novelle, spesso inserite in raccolte editoriali o pubblicate da riviste di vario genere.
Tali racconti sono tutti a sfondo etico-pedagogico.
E, mentre per i libri la sua casa editrice di riferimento è quella di << www.reverditoeditore.it >> di Trento (diretta da Enza Bove e Luigi Reverdito), per le novelle l’accoglienza e la diffusione sono assicurate dalla Tigulliana di Santa Margherita Ligure (in provincia di Genova), con l’affetto di Marco Delpino e Francesca Laganà. Cito alcuni titoli, giusto per vere un’idea: IL GATTO CON LA CODA DRITTA, ERA NATALE, TRE PICCOLE COSE, ecc. – Altre sue novelle sono state pubblicate dalla rivista letteraria “Bacherontius” pubblicata e diffusa dalla A.N.P.A.I. (Associazione Nazionale Poeti Autori e Artisti d’Italia). In particolare, mi piace assai questa sua frase: << Oggi che la parola è ormai prevaricata delle immagini, dai flash veloci, dalle sigle, dalle abbreviazioni, dagli emoticon … oggi la parola è trascurata … un libro scritto può ridarle “dignità” >>.
5 – LA PITTURA E LA LETTERATURA: PREMI E RICONOSCIMENTI
Sia per la sua Letteratura che per la sua Pittura, Mailena ha ricevuto e continua a ricevere parecchi riconoscimenti. In particolare, riconoscimenti vengono tributati a Marilena Cirivegna in ogni occasione in cui vengono presentati suoi libri. Riconoscimenti da prestigiosi letterati così come da autorità politico-amministrative e dalla stampa cartacea, radio-televisiva e web interregionale. Ma soprattutto riceve riconoscimenti dai suoi lettori. I suoi libri sono presenti pure in diverse biblioteche. Per la sua lunga attività letteraria, nel 2023 le è stato assegnato IL PREMIO ALLA CARRIERA nell’àmbito del prestigioso Premio Letterario Internazionale “S. Margherita Ligure – Franco Delpino”.
Nel catalogo di presentazioni della sua Arte pittorica viene evidenziata la semplicità delle forme e dei colori, ma anche dei soggetti. La sua Pittura non è altro che un riflesso della sua personalità. Questa si esprime essenzialmente nell’amore verso la Natura e nello stupore delle suggestioni che essa esprime. Abitando ormai da numerosi anni nelle campagne ubertose dell’astigiano e dell’alessandrino, nelle atmosfere del Monferrato e delle Langhe, Marilena non poteva non ammirare i prorotti della terra, del mondo contadino. Così nei suoi dipinti evidenzia, in particolare e frequentemente, le zucche, nelle quali intravede tutte le caratteristiche e le meraviglie dell’umiltà. Altrettanto per i fiori, la vite e l’uva, di cui – peraltro – quelle zone hanno abbondanza e qualità, famose in tutto il mondo. Il quadro che qui evidenzio mi riporta all’Alberello Enotrio di Massimo Tigani Sava trattato nella << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-608-news-dalla-calabria-prima-italia-lalberello-enotrio-di-massino-tigani-sava-2025/ >> di martedì 06 maggio 2025 (ore 11.44).
6 – MARILENA IN MIEI PRECEDENTI SCRITTI
Di Marilena Ciravegna ho scritto nei seguenti contesti inerenti i “Babàci”: << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-466-donne-audaci-contro-lo-spopolamento-dei-piccoli-borghi-da-maranzana-at-a-poggio-sannita-is-e-da-trivento-cb-a-badolato-cz/ >> di due anni fa (08 maggio 2023); << https://www.costajonicaweb.it/wp-content/uploads/2024/09/ALLEGATO-2-64-PAGINE-INTERNE-opuscolo-SPOP-ART-di-Domenco-Lanciano-2024.pdf >> che propone la lettura dell’opuscolo “SPOP-ART” andato in stampa il 27 settembre 2024. Altre notizie e curiosità possono essere trovate sul suo profilo personale << https://www.facebook.com/marilena.ciravegna.sindaco/ >>.
Riguardo questa “Lettera n. 610”, ho inviato alla gentilissima amica professoressa Ciravegna la bozza per la verifica, le osservazioni e l’ok alla pubblicazione (come faccio indistintamente con tutti). Con messaggio delle ore 08.52 di martedì 06 maggio 2025 così mi ha scritto: << Mimmo! Quale empatìa ci ha lasciato questa nostra vicinanza! Dopo aver letto come mi hai interpretata posso soltanto dirti: “Ti voglio bene!”. Con l’affetto della nonna vecchietta che al limite della sua vita può godere di una tale gioia! Grazie, caro! Non posso farti una carezza che la mia mano chiederebbe ma posso chiederti di immaginare quanta dolcezza. Ancora grazie! >>. Puoi immaginare, caro Tito, come e quanto mi abbia commosso questa “nonnina” che sembra una giovinetta di venti anni per la freschezza del dire. Anche poetico. Così Le ho telefonato per ringraziarLa di questi ottimi sentimenti e Le ho chiesto se avesse scritto pure poesie (come mi sembrava logico immaginare). L’amica Marilena conferma la mia intuizione. Ma sono poesie troppo personali ed intime perché possano date da leggere o addirittura essere pubblicate. Che persona ricca di spiritualità e di ricchezza d’animo è la nostra stimatissima Marilena! Una donna ed una persona davvero assai rara! Spero che le nuove generazioni possano trarre da Lei i migliori insegnamenti!
7 – HABEMUS PAPAM – ABBIAMO LEONE XIV
Caro Tito, come buona parte del mondo, ieri (giovedì 08 maggio 2025 nel tardo pomeriggio italiano) pure noi siamo rimasti incollati davanti alla TV per seguire, con interesse e curiosità, quanto avveniva in Vaticano, a Piazza San Pietro, dopo la famosa “fumata bianca” che preannunciava l’avvenuta elezione del nuovo Papa. Speravo davvero tanto fosse il nostro don Mimmo Battaglia, calabrese di Satriano e cardinale di Napoli. Invece, il 267° Pontefice della Chiesa Cattolica è l’agostiniano Robert Francis Prevost (missionario agostiniano, nato a Chicago – USA il 14 settembre 1955) che ha preso il nome di LEONE XIV. E’ il primo Papa nato dopo la seconda guerra mondiale; il che potrebbe avere una valenza di svolta. Pensa, ha cinque anni meno di me.
Adesso, speriamo che abbia modo di intervenire positivamente nel contribuire a far terminare le guerre, soprattutto quella che si combatte nella “Ex Terra Santa” e che, specialmente dopo il tentato genocidio completo dei Palestinesi di Gaza, ormai è diventata “Terra-mare di sangue”.
Personalmente ho poche ben motivate speranze poiché (come ho già più volte detto e scritto) quella è da sempre “Terra di sangue” (e di permanente odio reciproco da ben 6mila anni) come attesta la stessa Bibbia e come ci hanno dimostrato e continuano a dimostrarci i fatti, in particolare dal 1948 in poi fino agli attuali massacri di massa da entrambi le parti, con particolare pugno duro di un Israele che si mostra sempre più spietato imperialista ed espansionista. Speriamo bene per Papa Prevost (Leone XIV) e per tutto il mondo.
Durante l’attesa del nuovo Pontefice, Marilena ed io ci siamo scambiati messaggi sulle ipotesi del nome e del profilo pastorale o curiale del nuovo Pontefice.
8 – PRIMA ITALIA E GROTTA DI SAN GREGORIO A STALETTI’ (CZ)
E, a proposito di ITALIA (nascita del nome e Re Italo) ho una piccola ma significativa novità. Come ricorderai, martedì scorso 06 maggio 2025 hai pubblicato << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-608-news-dalla-calabria-prima-italia-lalberello-enotrio-di-massino-tigani-sava-2025/ >> e al paragrafo 2 la correlazione tra Re Italo e la Grotta di San Gregorio a Stalettì (ovvero negli stessi luoghi del Vivarium di Cassiodoro). Per quanto leggenda, tale tradizione orale non avviene per caso, proprio tra il Golfo di Squillace e il Golfo di Lamezia che è davvero il luogo di nascita dell’ITALIA (come affermano i più antichi storici e scrittori). Ricercando in internet, ho poi trovato un brevissimo documentario (poco più di un minuto) su questa Grotta << https://www.youtube.com/watch?v=teI6BsOT6I4&t=17s >> realizzato da Pax Pugliese e pubblicato l’11 settembre 2023 come SUP AVVENTURA.
Il primo fotogramma di tale video è dedicato proprio alla targa di segnalazione turistica su cui c’è scritto << MAMARK – Museo del Mare di Kaminìa / GROTTA DI SAN GREGORIO – LA LEGGENDA DI ITALO – Re Italo, uscendo da questa grotta, diede il nome all’Italia >>.
Tramite il sempre prezioso, disponibile e generoso amico Gaetano Drosi, ho ottenuto da Mario Gentile (operoso sindaco di Stalettì – CZ) la foto di tale targa.
Ovviamente, ringrazio tanto e di vero cuore sia il sindaco Gentile che l’amico Drosi. E mi auguro che tale Grotta di San Gregorio, pure in quanto legata alla Leggenda di Re Italo, sia valorizzata ancora di più e fatta conoscere ancora meglio e di più agli stessi calabresi oltre che ai turisti che provengono da ogni dove!…
9 – SALUTISSIMI
Caro Tito (concludendo questa “Lettera n. 610”) devo dirti che è stata per me una grande gioia conoscere giusto due anni fa, ai primi di maggio 2023 (seppure soltanto per foto, per telefono, email e whatsapp) una donna, una persona e un personaggio come Marilena Ciravegna, di cui mi posso considerare umilissimo fratello minore, devoto ed affezionato amico, sincero estimatore ed ammiratore. Marilena fa parte di quelle persone (purtroppo ormai assai poche) che (con il loro garbo ed entusiasmo, la loro gentilezza, signorilità, umanità e saggezza) ti rendono immediatamente di buon umore e ti fanno davvero sperare in un mondo migliore. Di lei ammiro una rigorosa ma esemplare etica umana, sociale e religiosa. Spero proprio tanto che almeno qualcuno dei nostri lettori possa avvicinarsi alla sua narrativa, arte e biografia.
Sicuramente avremo modo di tornare a scrivere di Marilena, prossimamente quando, sabato 21 giugno 2025, le verrà consegnato il PREMIO DEL NOME ITALIA in prima edizione assoluta. Intanto noi ci salutiamo qui. Come sempre ringraziando i nostri gentili lettori, specialmente coloro i quali ci seguono più fedelmente e quelli che ci riscontrano, in un modo o nell’altro. Ed io non finirò mai di ringraziare te per la sempre gentile accoglienza e la preziosa disponibilità a pubblicare (fin dal 04 ottobre 2012) queste mie “Lettere”. Allora, alla prossima, con la 611.
Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)