L’Italia è famosa nel mondo come paese di risparmiatori: sono tanti i cittadini che mettono da parte una quota più o meno elevata del loro introito mensile, per creare un fondo di sicurezza a cui poter fare riferimento in caso di necessità.

Negli ultimi anni molti risparmiatori italiani si stanno trasformando in piccoli investitori, decidendo di utilizzare parte del capitale risparmiato per aprire delle posizioni finanziarie. Analizzando le operazioni finanziarie degli ultimi mesi si può notare un interesse nei confronti dei titoli azionari, che sono considerati da tanti investitori un buono strumento per sfruttare le opportunità del mercato.

Valutando le ricerche in rete effettuate dai risparmiatori a caccia di informazioni, Amazon risulta la società che ha suscitato il maggior interesse, seguita da Microsoft e da AT&T. Fuori dal podio, ma comunque con volumi di ricerca elevati, si segnalano Tesla, Facebook, Verizon, Unicredit, Apple, Saipem ed Alibaba.

Come investire in azioni: compravendita e trading online

 

I risparmiatori che vogliono iniziare ad investire con i titoli azionari di queste società dovrebbero leggere innanzitutto la guida che spiega come investire sulle azioni, come quella offerta dal portale specializzato Tradingonline.it. E’ fondamentale infatti lo studio degli strumenti finanziari con i quali si investirà, in modo da evitare gli errori banali che sfortunatamente sono ancora troppo frequenti.

Oltre allo studio delle azioni in quanto strumento finanziario e del loro funzionamento, è indispensabile anche studiare le società sulle quali si intende investire. Valutare l’andamento storico del valore di un’azione e l’oscillazione dei prezzi aiuterà a capire quali sono i momenti migliori per acquistare e per vendere, per provare così a generare un profitto.

Per investire in titoli azionari i risparmiatori italiani possono decidere di acquistare delle azioni, diventando a tutti gli effetti soci delle aziende su cui investono. Il guadagno in questo caso potrà derivare dagli utili distribuiti agli azionisti, oppure dalla vendita delle azioni ad un costo più elevato rispetto al prezzo d’acquisto.

Diventare soci di un’azienda non è semplice, soprattutto quando si ha il desiderio di investire in aziende famose. Il numero di azioni è infatti limitato e la vendita delle stesse da parte delle società avviene solo in determinate fasi della vita societaria. E’ vero che è possibile fare compravendita di azioni tra investitori, ma bisogna in questo caso trovare un investitore che sia disposto a vendere in parte o totalmente il suo pacchetto azionario.

Per rendere le azioni accessibili anche ai piccoli investitori queste sono state inserite tra i numerosi assets che possono essere scambiati con il trading online. Nel trading digitale si sfruttano i cosiddetti Contract For Difference(CFD), dei contratti che vengono associati all’asset scelto dall’investitore (in questo caso l’azione di una determinata società) e che seguono fedelmente il prezzo dell’asset.

Grazie ai CFD tutti possono investire in azioni, indipendentemente dai titoli societari che sono effettivamente disponibili sul mercato e dal capitale di investimento che si ha a disposizione. Il trading apre il mercato azionario anche ai risparmiatori italiani che vogliono provare a mettere a frutto parte del loro capitale e che desiderano differenziare il portafoglio investendo in alcune società con potenzialità di crescita.

Per fare trading con le azioni si consiglia di aprire un conto di investimento con un broker affidabile. In Italia ci sono diverse società che hanno ottenuto l’autorizzazione da parte della Consob e che mettono a disposizione delle piattaforme con tutti gli strumenti finanziari necessari per la gestione degli investimenti.

Alcuni di questi broker offrono anche la cosiddetta leva finanziaria, la quale può essere utilizzata per generare dei profitti maggiori con un capitale di partenza ridotto, a patto però che si abbia la consapevolezza dell’aumento del rischio di investimento correlato all’impiego della leva: così come i profitti possono aumentare in caso di previsione esatta, anche le perdite possono crescere velocemente nel caso in cui la previsione si dovesse rivelare sbagliata.

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