R. e P.

Lo avevamo capito che Canturi e Ceratti si fossero divisi le parti: più grezzo il primo, anche perché aveva tutto da perdere, più felpato il secondo. A Ceratti era dal sen fuggita una considerazione su “Sanità privata e clientele”. Questo ci riportava alla eccellenza di alcune strutture che esistono sul territorio, e, tutto sommato, alla sua stessa professione di medico ecografista anche nel privato. Adesso la tensione – e perché mai per uno che ha vinto? – gli fa mettere insieme “suoni” che chiediamo di “spegnere” quanto prima, per evitare repliche veramente dure. Vince al comune di Bianco per 5 voti, il che non giustifica tutto quel grande entusiasmo, rileva invece la paura malnascosta di chi pensava di perdere. Non ci spieghi la politica istituzionale Ceratti, abbiamo una lunga consuetudine con essa. Chi non ce l’ha, ad un certo livello, la rincorra, legittimamente, spiegando in primis la considerazione che ha nel partito con il quale pensa ad un “lancio” . Prima ancora di approfondire l’esito risicato delle amministrative di Bianco, già da domattina riprenderò insieme ai colleghi consiglieri regionali, per tutto il tempo di questa legislatura, le “fatiche” e le gratificazioni che ci attribuiscono Palazzo Campanella e la Cittadella regionale con la sua Presidente Santelli, al servizio della comunità. Mi si auguri buona vita! Avevo spiegato fin troppo bene la differenza tra doveri istituzionali e il mio essere soggetto politico: i primi mi obbligano ad un rapporto corretto con tutte le istituzioni, chiunque le rappresenti, la seconda condizione a cercare il consenso. Dimostrando di meritarlo. Con chi è stato eletto di minoranza a Bianco, Serra, Cavaleri, Medici e Criaco abbiamo, difatti, una condivisione politica oltre che istituzionale. Canturi e Ceratti sanno bene che il cinquanta per cento dei bianchesi ha bocciato la loro amministrazione. La lista di Serra, sotto la sua guida matura e fatta in larghissima parte di giovani, si è proposta come prossima classe dirigente del comune. Personalmente, lavoro dappertutto per dare respiro politico e risposte ai bisogni dei cittadini. In genere, si dice che a fare i guastatori siano quelli che si pensano fuori dall’agone politico, in senso largo. Personalmente – come è stato… detto e negato da Ceratti – come potrei esserlo? I contendenti veri, poi, lo si sa, sono quelli che giocano nelle stesse categorie. Saremo pronti per tutti gli appuntamenti che verranno. Anche lì, che caduta di stile Ceratti! “Provvederemo poi per il consigliere regionale Crinò”. Come intende farlo?

Giacomo Pietro Crinò