A piedi nudi in un venerdì di settembre uomini, donne, di tutte le età e provenienza hanno sfilato a Gioiosa Jonica, stamane, a sostegno dei migranti. L’appuntamento è stato lanciato dal Presidente del Recosol di Gioiosa Jonica e sono stati davvero in moltissimi coloro che hanno aderito partendo dalla sede di via Diaz e marciando fino alla piazza Vittorio Emanuele. “Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21° secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle. La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà”. E’ stato questo, essenzialmente, il motivo della nascita del corteo. Oltre a comuni cittadini, all’appello hanno risposto sindaci, esponenti della società civile, del terzo settore e della chiesa. Tutti scesi in strada per testimoniare la loro solidarietà ai migranti e chiedere all’Europa di rivedere le politiche sull’immigrazione perché “dare accoglienza a chi fugge dalla povertà significa non accettare le sempre crescenti diseguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze”. Giovanni Maiolo hai nostri microfoni si è detto felice della risposta riscossa dalla manifestazione di oggi. “La Locride, ha detto, è terra d’accoglienza”.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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