Aristide Bava
SIDERNO – Anche se il Ferragosto è arrivato in una fase che registra ancora l’emergenza Covid , molti cittadini della Locride non hanno voluto rinunciare alla tradizione. Lungo la Riviera dei Gelsomi, quest’anno, peraltro maggiormente frequentata da bagnanti che hanno voluto scegliere per la loro giornata di ferragosto le spiagge libere, sono stati tantissimi a passare in spiaggia buona parte della giornata. Molti sono arrivati anche dalla fascia tirrenica . Non sono mancati gli improvvisati pic-nic soprattutto nelle zona arricchite da pinete ( in particolare a Roccella nella zona nord e Locri e S,Ilario nella zona sud) preceduti e seguiti dal bagno ristoratore necessario con il caldo insopportabile della giornata aggravato, nella zona di Roccella, da un violento incendio che si è verificato nell’entroterra e che ha messo a dura prova elicotteri antincendio e canadair. Ma non solo mare Le “tavolate” si sono moltiplicate anche nelle zone interne e in particolare a Zomaro e sulla Limina in un mix speciale mare-monti reso possibile dalla vicinanza del mare azzurro ( finalmente bello e pulito ) dei comuni rivieraschi, con le montagne aspromontane. In definitiva sono stati tantissimi a scegliere dove passare la festosa giornata senza creare assembramenti, se non di tipo familiare, senza eccessivi affanni non risparmiando le loro presenze anche nei ristoranti degli stabilimenti balneari presi di mira maggiormente nelle ore serali. Molte sono state anche le aree pic-nic delle montagne , appositamente predisposte per le tradizionali “grigliate”. La fascia jonica della provincia reggina, come si diceva, ha registrato anche e soprattutto la presenza di molti cittadini della fascia tirrenica che hanno approfittato della importante giornata per passare il loro ferragosto nei Comuni della Locride con punte notevoli di presenze in particolare a Marina di Gioiosa, che è per loro la meta più vicina, ma anche a Siderno, Locri e Roccella città quest’ultima che quest’anno ha risentito,però, della chiusura del ristorante del Porto dove solitamente erano parecchi i vacanzieri di giornata che si mescolavano agli ospiti dell’importante struttura. Un vero peccato perchè il ruolo di ristoro del porto era una vera fonte attrattiva. Quanto ai “turisti” ancora una volta sono stati rappresentato dai soliti emigrati che tornano nella loro terra o da loro discendenti che vengono a riscoprire le origini delle loro famiglie anche se quest’anno è sembrato si sia registrata una percentuale maggiore di esponenti di altre regioni, richiamati dal fatto che la Calabria è stata poco intaccata dal Covid, o da punti di riferimento ( parenti o amici) che danno sufficiente garanzia alle loro vacanze. Anche se, però, il turismo quest’anno avrebbe meritato qualcosa in piu’. C’è infatti da dire che il dopo Covid abbinato al mix mare-monti e a tutto ciò che può offrire il territorio doveva in effetti portare alti numeri di forestieri. Il ferragosto, comunque. ha fatto registrare molte presenze anche nei borghi storici con notevole punte di visitatori non solo a Gerace e Stilo che rimangono sempre centri trainanti della Locride ma anche a Siderno superiore , Gioiosa Jonica, Mammola , Locri, Roccella, Casignana, Mnasterace, tutti luoghi ottimali e di grande richiamo che offrono buona cucina e notevoli bellezze archeologiche e culturali. Un ferragosto, in ogni caso , positivo e per ogni gusto, dunque, che anche quest’anno è stato solennizzato in maniera suggestiva e tradizionale. In barba al Covd 19.

nella foto
Il litorale di Siderno con ampi spazi e regolari distanziamenti