Alla vigilia della manifestazione “Sanità day” prevista per domani a Locri, ho voluto ripescare dagli archivi   per sottoporlo ai lettori di www.ecodellalocride.it,  un frammento di un articolato intervento sulla sanità del territorio che, nell’anno 2003, l’allora consigliere regionale Francesco Fortugno, poi divenuto vicepresidente del consiglio regionale e ucciso barbaramente a Locri nell’ottobre del 2005, sviluppò tra gli applausi dei presenti, in occasione di una partecipata seduta del consiglio comunale di Siderno aperta al pubblico e convocata per discutere (già all’epoca) di futuro della sanità territoriale. Leggete bene cosa diceva a quei tempi Franco Fortugno e provate a fare un raffronto temporale con oggi : “i professionisti seri vengono vessati  e poi c’è qualcuno- diceva Fortugno- qualche amico del giaguaro che (anzi forse più di uno) non essendo professionalmente costruito tenta di fare il primario ed ecco perché questa mobilità passiva, bisogna fare un’analisi e vedere le cause che portano a questa mobilità passiva, perché la gente è sfiduciata , la gente sa,sente meglio di noi e quindi non si consegna  in mano di persone che ritiene poco esperte. Ecco perché piano piano si tenta di smantellare la chirurgia di Siderno dove ci sono ottimi professionisti che danno veramente una grande garanzia, dove si fanno circa 1800 interventi all’anno, quindi abbiamo circa il 90% dell’occupazione dei posti letto , circa un terzo di alta chirurgia e la metà di chirurgia media, quindi un’ottima casistica e quindi non c’è motivo di spostarla. Che motivo c’è dell’accorpamento quando abbiamo una chirurgia che lavora a Locri ed un’altra che lavora a Siderno, dove per questo lavoro, se voi sommate, arriviamo a circa 3500 interventi e quindi qualunque commissario che si rispetti , avrebbe proposto lui una divisione all’interno di uno stesso Ospedale, magari, delle due chirurgie. Allora perché fare questo? Perché accorpare dove non c’è la necessità o fondere e non chiudere dove i reparti rimangono aperti in modo illegale ?  Questa è la domanda !  Allora diciamo che la proposta che dovrà emergere da questo consiglio comunale dovrà essere una proposta di impegno forte nel rispetto dei cittadini che voi governate perché, amici, tutto ha un limite, anche la politica ha un limite quando vi è di mezzo il rispetto della persona umana, anche gli interessi personali che qua e la si vedono. Io ho saputo che parecchie strutture private stanno sorgendo sul territorio , ma a malignare, voglio dire, non è che si vuole distruggere il pubblico per attivare il privato ? Spero di no perché questa sarebbe una vera jattura per la zona. Siamo ancora in tempo, se tutti assieme reagiamo a queste cose, ad evitare questo progetto. Io per la mia parte sono disponibile , l’ho fatto da solo, figuriamoci se non lo faccio assieme a tutti voi.”

Antonio Tassone

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