La politica bianchese nella giornata di ieri è stata scossa dalla pronuncia del Tar di Reggio Calabria sul ricorso presentato dalla lista “Voltiamo Pagina” con candidato a sindaco Pino Serra. Nella competizione elettorale dello scorso settembre Serra è stato sconfitto dall’attuale sindaco, il riconfermato Aldo Canturi, con uno scarto di appena nove voti. Uno scrutinio terminato con non poche polemiche, tanto che Pino Serra aveva annunciato già poche ore dopo la conclusione dello spoglio che a suo avviso qualcosa non quadrava. Dopo un consulto con il proprio legale l’avvocato Oreste Morcavallo ha dunque proceduto ad espletare il ricorso chiedendo “l’annullamento del verbale delle operazioni dell’adunanza dei presidenti delle sezioni del Comune di Bianco per la proclamazione degli eletti, dei verbali delle operazioni dell’ufficio elettorale delle 5 sezioni e di ogni altro atto propedeutico, connesso e consequenziale, ivi compresi i verbali riguardanti il voto domiciliare”.
Sotto la lente d’ingrandimento sono finite 12 schede annullate, ritenute valide da Serra e favorevoli alla lista “Voltiamo Pagina”. Nel mirino anche alcune richieste di ammissione al voto domiciliare con relativo certificato medico che potrebbero mettere in discussione altri 20 voti. A fare le valutazioni del caso sarà un funzionario della prefettura di Reggio Calabria che entro il 10 febbraio 2021 dovrà presentare una relazione con le valutazioni del caso che saranno poi discusse nell’udienza pubblica fissata al 10 marzo 2021.
«Ci siamo appellati al Tar perché i nostri elettori ci hanno chiesto di andare fino in fondo in questa vicenda; – ci dice Pino Serra – sono state sollevate perplessità che il Tribunale, accettando il nostro ricorso, ha ritenuto valide. Ora saranno i giudici a fare le valutazioni del caso, qualunque sia la decisione la accetteremo con assoluta serenità». «Piena fiducia nella magistratura: – ha espresso invece il vicesindaco Pasquale Cerati – con il sindaco Canturi abbiamo letto quanto scritto dal Tar, siamo sereni sulla verifica che si andrà a fare sulle schede oggetto di ricorso e di cui certamente cinque sono palesemente nulle, pertanto il computo finale sarebbe sempre a nostro favore. Sulla contestazione relativa ai certificati medici ormai la giurisprudenza è chiara, e la certificazione di un medico non è contestabile».
Lo stesso avvocato Oreste Morcavallo ha ottenuto identico provvedimento del Tar anche per la lista sconfitta alle elezioni di Giffone. Anche qui si procederà a nuovo conteggio delle schede.
Fonte: Gazzetta del Sud