Supera nel complesso i duecento anni di carcere il totale delle pene inflitte dalla Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Anna Maria Saullo, consiglieri Maria Rosaria di Girolamo e Pietro Scuteri) nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Stammer”

Il blitz, scattato nel gennaio di due anni fa, nel 2017, inferse un duro colpo al narcotraffico dal Sudamerica verso la Calabria e consenti di scoprire come la “base” fosse nel vibonese .

Una struttura, quella smantellata allora, che gli investigatori definirono come “estremamente complessa, composta da diversi sodalizi criminali, riconducibili alla ‘ndrina Fiarè di San Gregorio d’Ippona, ai Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto ed al gruppo egemone a San Calogero; gruppi “satelliti” rispetto alla potente cosca dei Mancuso di Limbadi. Alla struttura avrebbero avuto parte anche le cosche della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Crotone.

LE PENE INFLITTE

I giudici d’Appello hanno così assolto Pasquale Feroleto e Michele Villì per i quali erano stati chiesti dal Pm 5 anni e 4 mesi di reclusione.

Condannati, invece, a 18 anni di carcere Filippo Fiarè, Domenico Lentini, Salvatore Paladino; a 15 anni Salvatore Pititto; a 11 Francesco Ventrici; a 10 Giuseppe Mercuri; a 9 anni ciascuno Antonino Fogliaro, Fortunato Baldo e Giuseppe Pititto; a 8 anni e 10 mesi Domenico Iannello; a 6 anni e 8 mesi Giuseppe Iannello; a 7 anni e tre mesi Enzo Messina e Domenico Stagno.

E poi, 6 anni e 8 mesi per Wael Chanouba e Antonio Ruggiero; 4 anni e 5 mesi per Giuseppe Capano; 5 anni e sei mesi per Giuseppe Grimaldi; 5 anni ciascuno per Antonino Cannizzaro, Gregorio Cannizzaro, Massimiliano Bufalini e Angelo Rizzuto; 4 anni e 8 mesi per Rocco Cutrì e Giuseppe Petullà; 4 anni e 4 mesi per Massimo Polito; 4 anni e 2 mesi per Francesco Serrao.

Ed ancora: 4 anni per Mariantonia Mesiano; 3 anni e 8 mesi per la collaboratrice di giustizia Oksana Verman; 3 anni per Aurelio Mandica; 3 anni e sei mesi per Luigi Mannarino; 2 anni e quattro mesi per Francesco Buonvicino; 2 anni e 8 mesi per Anna Palazzo; 2 anni per Carlo Mussari ed Ergys Rexha.

Non si è invece proceduto nei confronti di Calogero Rizzuto perché deceduto. Dal reato associativo sono stati assolti Giuseppe Capano e Giuseppe Iannello.

Fonte Cn24tv.it