A due anni dall’esplosione della pandemia Mario Draghi annuncia la fine dello stato di emergenza. Il sistema normativo che ha consentito i Dpcm e i decreti che hanno regolato la battaglia contro il Covid 19 e la campagna vaccinale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo scadrà il 31 marzo e non sarà rinnovato.

Fine dello stato di emergenza, le parole del presidente del Consiglio

La notizia era nell’aria da giorni, ma si tratta di un cambio di fase importante e il presidente del Consiglio ne ha parlato con enfasi dal palco del Teatro del Maggio Musicale fiorentino: “Il nostro obiettivo è riaprire tutto, al più presto” ha dichiarato a margine dell’incontro ‘Mediterraneo frontiera di pace’ che riunisce a Firenze vescovi e sindaci di più Stati da oggi a domenica.

Il calo dei contagi e il successo della campagna vaccinale

La solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento, accelera il premier e conferma che “la situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale”. Il calo dei contagi consente al governo di “rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese”.

Fine dello stato di emergenza, tutte le decisioni dell’esecutivo

Mario Draghi ha annunciato anche la prima data chiave in questo senso: “Voglio annunciare che è intenzione del governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo. Da allora non sarà più in vigore il sistema delle zone a colori“.

Il passaggio su scuole e mascherine

“Le scuole resteranno sempre aperte per tutti – ha proseguito il premier, toccando uno dei temi principali del dibattito politico e sanitario degli ultimi mesi – saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe“.

La fine del Green pass rafforzato per le attività all’aperto

“Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato – ha specificato Draghi –  a partire dalle attività all’aperto, tra cui le fiere, le manifestazioni di carattere sportivo, le feste pubbliche e gli spettacoli dal vivo. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire nel caso in cui nascano nuove recrudescenze nel Paese”.

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