Può un apprezzato cronista di nera diventare un bravo romanziere? Sì,
almeno se questa evoluzione professionale riguarda Pasquale “Paki”
Violi, che dopo lustri passati tra le aule di un tribunale a seguire i
processi in maniera seria, scrupolosa e scevra da sensazionalismi
dimostra di non aver perso il vecchio “vizio” della scrittura dando alle
stampe un noir avvincente dalla prima all’ultima pagina.
“Miami. Metamorfosi di un perdente” (Calibano Editore, 2020) mostra come
la fantasia e il talento narrativo dell’autore non manchino, anche
perché affinati nel corso della lunga e proficua attività giornalistica
di cronaca nera e giudiziaria.
A dispetto del titolo e della copertina da lui stesso disegnata, il
romanzo di Violi prende le mosse da un appartamento della Roma bene, tra
i bar di Via Veneto e quelle strade che l’autore conosce a menadito,
avendo vissuto nella Capitale per lunghi anni.
E’ un mondo, quello in cui è ambientato il romanzo, in cui nulla è come
appare. Ed è proprio il richiamo a non fermarsi alle apparenze, a non
cedere alla superficialità nella lettura delle situazioni, che
costituisce il filo conduttore del romanzo, il cui protagonista, Morgan,
pur intelligente e dotato di talento, rischia di trascorrere il resto
dei propri giorni nell’inerzia di una pigrizia che lo porta a
galleggiare più che a vivere. Fin quando non accade qualcosa
d’imprevisto che lo porterà a darsi uno scossone e ad affrontare
situazioni difficili e pericolose, dalle quali, a un certo punto, sembra
uscire addirittura vincente.
Già, perché alla fine della storia sarà proprio la sua antica
superficialità a presentargli il conto di una vita, che pagherà con un
cambio radicale edulcorato da qualche riflessione esistenziale.
Per il lettore, dunque, il Paki Violi scrittore regala grandi emozioni
in un noir modernissimo e dal respiro internazionale, in cui le nuove
rotte criminali si dirigono verso territori meno battuti dalle mafie
“tradizionali”, allungando i propri tentacoli tra l’Africa e l’Europa
dell’Est e gli affari multimilionari si legano con le vicende intime dei
protagonisti, ai quali non basta, evidentemente, l’apparente benessere
di un lusso di cartone per sentirsi felici. Perché la felicità – è
scritto nella copertina – alla fine è solo una buona birra e il profumo
dell’estate.
“Miami. Metamorfosi di un perdente” verrà presentato venerdì 6 agosto
alle 18,30 alla Villa Romana di Palazzi, nell’ambito della rassegna
“Casignana letteraria”.
Dopo i saluti del sindaco Rocco Celentano e l’introduzione del suo vice
Franco Crinò, dialogheranno con l’autore Gianluca Albanese, Vincenzo
Tavernese e Antonio Commisso.