A Campoli il 3 settembre 2015 è stato chiuso l’ufficio postale. Nonostante le sollecitazioni di riapertura da parte dei cittadini ai vertici istituzionali nazionali e la restituzione della scheda elettorale come eclatante segno di protesta, nulla è stato fatto. I cittadini sono stufi. Arrabbiati. Il sindaco di Caulonia non è riuscito a fornire risposte adeguate, questo stando alle comunicazioni dell’ente posta che getta la responsabilità sul primo cittadino, reo – anche a detta di alcuni residenti –  di non essere intervenuto per risolvere una situazione di oggettivo disagio, vista la distanza dagli altri uffici di settore. L’ufficio postale aprì sul finire degli anni ’70. Negli anni il servizio è diminuito sino alla chiusura. Intanto i cittadini non fermano le loro protese, legittimate da disagi non di poco conto. Già Mimma Pacifici – Segretario Generale CGIL Reggio Calabria di Locri –  intervenne a sostegno della cittadinanza: “Chiudere completamente gli uffici  dei nostri comuni dell’entroterra si traduce in infiniti disagi soprattutto a danno delle fasce più deboli delle popolazioni costituite per la stragrande maggioranza da pensionati. La chiusura degli uffici postali deve avvenire previa comparazione anche degli interessi della cittadinanza, le Poste infatti sono un servizio universale che deve essere garantito”. Un disagio che continua e che deriva anche dall’assenza di un sistema di trasporto pubblico urbano in molti comuni assente o inadeguato.

Antonio Sergi

Roma, 21 gennaio 2008 poste insegna
Roma, 21 gennaio 2008 poste insegna