Ricercatore ed esploratore reggino, Nicola Mari ha inviato una nota alla redazione di StrettoWeb annunciandone una importante e interessante scoperta“Oggi abbiamo fatto un incredibile scoperta di una grotta nascosta da circa 50 anni al confine di Feroleto della Chiesa, in provincia di Reggio Calabria. Grotta che ora può finalmente essere classificata ufficialmente dalla Regione Calabria”si legge.

“Questo cavo – spiega di nuovo – rimasto inaccessibile per decine e decine di anni, ma oggi – io, Vincenzo Muratore e Roberto Orfanò, armati di tutto il necessario – l’abbiamo riportato alla luce ed esplorato fino in fondo. Non solo. Siamo riusciti ad ottenere tutti i dati necessari per classificare questa nuova grotta nella cartografia regionale della Calabria. Come denominazione, abbiamo proposto “Grotta della Vena d’Oro”.

Le ragioni del nome della grotta rinvenuta a Reggio Calabria

Ma perché questo nome? Il ricercatore prosegue spiegando: “Tutto risale a circa 60 anni fa, quando mio prozio (Gregorio Mari) trovò un libro antico negli archivi di Reggio Calabria. In questo libro si parlava di una vena d’oro, presente in una grotta (vicino alla zona dove oggi l’abbiamo rinvenuta) che intorno al 1700 veniva utilizzata per rendere omaggio ai Borboni. La vena aurifera sarebbe andata persa per sempre in seguito al disastroso terremoto del 1783. Nel paese di Plaesano (dove è stata ritrovata la grotta – frazione di Feroleto della Chiesa) si è quindi diffusa questa voce della mitica vena d’oro nella grotta, al momento”.

È tutta solo una leggenda?si chiede Mari. “Geologicamente non è possibile che ci sia oro in questa zona della Calabria, composto principalmente da rocce sedimentarie (calcareniti pleistoceniche). Anche dopo l’esplorazione odierna non abbiamo trovato tracce del prezioso elemento. Esiste però una sezione irraggiungibile della grotta con solo 10 centimetri di spazio da attraversare, troppo poco per un essere umano. Potrebbe quindi essere che in quella galleria si sia perso il tratto crollato dietro il quale c’è la “vena d’oro”? Chi lo sa. Per ora quella dell’oro rimarrà una leggenda”.

fonte e foto: strettoweb.com