Ho appreso che la Procura della Repubblica di Catanzaro sin dal 17 settembre scorso ha depositato richiesta di rinvio a giudizio nei miei confronti per la corruzione del giudice Giusti, risalente ad 11 anni fa. Altro non mi è ancora stato ancora notificato e ciò mi consente di

anticipare l’informazione alla stampa sulla inopinata scelta di esercitare l’azione penale nei miei confronti“, è quanto afferma in una nota l’avv. Armando Veneto. “Non mi sorprende, perché è il segno dei tempi, che l’ufficio del PM per procedere nei miei confronti sovverta il valore delle prove di innocenza come tali valutate nel 2014 dalla stessa Procura di Catanzaro e dai Giudici che le hanno esaminate nelle fasi cautelari e di merito del processo “Abbraccio”. Tant’è; ma non basterà la singolare idea dell’ufficio procedente ad oscurare verità e ragione. Né ad intimidirmi. Mi difenderò nel processo non solo utilizzando le prove dell’innocenza già acquisite e contenute da quasi un decennio nel fascicolo. Ma dimostrando anche i fatti ulteriori che con il mio interrogatorio avevo offerto e che l’accusatore ha ignorato. Come ora, nel seguito darò tempestiva comunicazione degli eventi processuali che matureranno in modo che essi vengano resi noti nella loro interezza”, conclude.

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